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Economia | 07 aprile 2023, 13:59

Siti Archeologici in Sicilia

La Sicilia è una terra millenaria, una delle culle della civiltà occidentale.

Siti Archeologici in Sicilia

Parchi archeologici in Sicilia

La Sicilia è una terra millenaria, una delle culle della civiltà occidentale. La sua posizione strategica nel mediterraneo l’ha resa una terra fertile di storia e di vicende che hanno segnato la vita non solo sull’isola ma in tutto l’Occidente. In Sicilia ci sono 7 siti archeologici patrimonio UNESCO e insieme a questi molti altri che sono anche i siti archeologici più belli del mondo e da vedere assolutamente. Un piccolo triangolo di terra nel mare azzurro che porta con sé uno straordinario valore artistico e storico tutto da scoprire.

Piazza armerina: Villa Romana del Casale

Chiamata anche Chiazza in siciliano, Piazza Armerina è un piccolo comune di poco più di 20 mila abitanti che si trova in provincia di Enna. Qui, oltre alla visita al borgo è possibile visitare un sito archeologico interessante: la Villa Romana del Casale. Un palazzo imperiale romano che risale al IV secolo, patrimonio UNESCO dal 1997. Un vero e proprio museo a cielo aperto, questa struttura romana presenta delle decorazioni, dei mosaici e degli elementi architettonici tra i meglio conservati. Questa villa è molto estesa e rappresenta uno degli abitati più articolari della Sicilia centro-meridionale. La sua storia passa da villa a struttura difensiva fino alla conquista da parte dei Normanni: un racconto unico da rivivere all’interno della struttura per potersi immergere completamente nella storia.

Isola di Mozia

Che sia estate o autunno l’Isola di Mozia è un luogo incantevole da visitare: completamente cinta da mura fenicie che si estendono per circa 2 chilometri e mezzo: qui sorgeva una città anticamente conosciuta come Mothia. Un sito archeologico di grande rilevanza visto lo stato di conservazione delle mura che mura, che appaiono ancora ben conservate pur essendo a cielo aperto. A Mozia potrete vedere una necropoli molto affascinante al cui interno sono stati ritrovati moltissimi utensili e oggetti da corredo funerario. Sono tanti gli edifici che presentano decorazioni ancora intuibili, mosaici che rappresentano animali selvatici, e piscine naturali che si sono formate grazie alle basse acque della laguna. All’isola è possibile accedere solo per mezzo di imbarcaderi privati: l’isola appartiene alla Fondazione Whitaker il cui museo sull’isola conserva i reperti tra cui la statua denominata il Giovinetto di Mozia.

Morgantina ad Aidone

Morgantina è un’antica città greca in Sicilia che si trova nel territorio di Aidone, a Enna. Fu una missione dell’Università di Princeton a riportare alla luce nel 1955 i resti dell’antica città che vanno dalla V al I secolo a.C. Si tratta di circa 20 ettari di terreno che testimoniano una delle città più prestigiose dell’entroterra. Un centro commerciale posto sotto il dominio di Siracusa nel III secolo, periodo a cui risalgono le testimonianze architettoniche più belle. La città venne distrutta da Ottaviano che decise di raderla al suolo per aver dato appoggio a degli schiavi ostili all’imperatore. È davvero una fortuna poter ammirare i resti di un’antica città come questa che è stato un centro del commercio di tutta l’isola, una città fiorente e ricca, dove ammirare l’agorà e soprattutto vedere la celebre Venere di Morgantina che si trova al Museo archeologico di Aidone.

Segesta

Questo sito archeologico è conosciuto principalmente per il suo teatro di età ellenistica e per il bellissimo tempio di Segesta in stile dorico e si capisce bene perché. Il tempio viene descritto anche da Goethe nel suo Viaggio in Italia con queste parole: “esso domina una vasta prospettiva di terre” ed è davvero uno spettacolo imperdibile. La città di Segesta, fondata dagli Elimi, ha subito diverse guerre fino a che non è stata distrutta dai Vandali nel V secolo a.C. Anche il teatro di Segesta presenta elementi ellenistici, incastonato all’interno di Monte Barbaro: ospita 4mila persone nella sua forma a semicerchio e ancora oggi è possibile godere degli spettacoli teatrali organizzati dal Comune di Segesta.

Selinunte e le Cave di Cusa

Quello di Selinunte è il Parco Archeologico più grande del Mediterraneo con i suoi 270 ettari. Al suo interno si trovano i resti dell’antica città greca di Selinunte, fondata nel 651 a.C. Si presume che la sua popolazione arrivasse a 100.000 abitanti: una città che strinse un patto di alleanza con Cartagine e che poi venne attaccata dalla stessa. Si trova nel territorio in provincia di Trapani ed è possibile riconoscere tutti i segni del passaggio della civiltà antica, dall’Acropoli ai templi, dagli abitati alle terrecotte e bassorilievi. La visita a Selinunte può essere sia suggestiva che stancante, ma finito il giro sarà possibile godere anche di alcune bellissime spiagge dei dintorni e di un po’ di relax.

Valle dei Templi

Indiscutibilmente uno dei siti archeologici più belli della Sicilia e del mondo: la Valle dei Templi di Agrigento è un tesoro unico al mondo, che offre scorci e scenari indimenticabili ed emozioni intense. All’interno di parchi come questo è possibile immedesimarsi completamente con la storia, con l’antica città di Akragas, definita “Città la più bella fra quante son albergo per gli uomini” dal poeta greco Pindaro. La sua storia parte dal 580 a.C., essa sorge su un altipiano non lontano dal mare, protetto a Nord dai rilievi della Rupe Atenea e del Colle di Girgenti e a Sud dalla cosiddetta Collina dei Templi e circondato dai fiumi Akragas e Hypsas. Nella città è possibile vedere i resti di un fervore edilizio senza eguali testimoniati da una cinta muraria di 12 chilometri. Questo sito archeologico è altamente immersivo e di grande spessore culturale e qui è possibile scattare meravigliose foto al tramonto. Per saperne di più sul Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e dintorni, visita il sito FlyDream - Idee per Viaggiare .

Antico teatro di Tindari

Tindari venne fondata nel 396 a.C. da Dionisio a Siracusa con il nome Tyndaris posta sulla sommità di un promontorio roccioso. La città si estende per 27 ettari dove a sud si può trovare il Santuario della Madonna del Tindaro, mentre il centro è provvisto di Acropoli con cinta muraria di 3 chilometri risalente al III secolo a.C. Ma la punta di diamante della città è l’antico Teatro greco di Tindari che sorge su un promontorio e che permette una superba vista sul Mar Tirreno, sulle isole Eolie e sui laghetti di Marinello. Anche qui ancora oggi e soprattutto in estate è possibile assistere a spettacoli teatrali e sentirsi un po’ come nell’antica Grecia, degli spettatori sulle soglie della civiltà.

Orecchio di Dionisio e Teatro Greco Siracusa (Neapolis)

Siracusa è una di quelle città siciliane con tutto un mondo da scoprire. Recandovi a Siracusa potrete vedere due importanti siti archeologici: il Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio. Pur essendo stato edificato nel V secolo a.C., quindi oltre 2.500 anni fa, il Teatro Greco ospita ancora oggi importanti rappresentazioni delle tragedie di Euripide e Sofocle, dei capolavori della storia antica che rivivono in un palcoscenico senza tempo. L’Orecchio di Dionisio è invece un’antica latomia, ossia una grotta scavata nella pietra utilizzata come prigione. Secondo la leggenda si pensa sia stato Dionisio di Siracusa stesso a scavarla, dove, grazie a delle apposite fessure, il tiranno ascoltava i discorsi dei prigionieri. La forma della grotta ha particolarità acustiche uniche: ogni suono viene amplificato 16 volte.

Solunto

Non tutti conoscono il parco archeologico di Solunto, uno spettacolare scorcio di antiche resta della città che si affaccia sul mare. Ci troviamo nella provincia di Palermo all’interno di un’antica città ellenistico-romana. Solunto fu una delle colonie fenicie insieme a Mozia e Palermo stessa. La città venne distrutta da Dionisio e poi ricostruita fino a che non passò definitivamente sotto il controllo romano. Le rovine svelano molto dell’assetto urbanistico della città provvista di Agorà, del teatro e una monumentale stoà a paraskenia. Se ci si trova a Palermo è sicuramente d’obbligo una visita guidata all’interno dell’antica città greca per ammirare i resti della storia.

Necropoli di Himera

La necropoli di Himera si trova sempre a Palermo e raccoglie 12mila tombe di soldati e civili di età preromana, ma anche case e templi risalenti al IV e V secolo a.C. Questo sito è uno dei più importanti d’Europa, con almeno 9 mila tombe esplorate e fosse collettive dove vennero sepolti i soldati delle battaglie combattute proprio a Himera nel 480 a.C. quando i greci sconfissero Cartagine. Il valore archeologico di questa necropoli è immenso, così come è profondo il sentimento che si prova all’interno di questo sito e dell’Antiquarium dove oggi si trovano moltissimi oggetti qui rinvenuti.






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