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Attualità | 05 aprile 2023, 07:11

L'emiro era uno scherzo, i lettori lo avevano capito. L'amore per l'Imperia calcio è ancora una realtà

Dai tifosi perplessità sulla Cittadella dello Sport in piazza d'Armi. "Vogliamo uno stadio all'altezza della storia neroazzurra"

L'emiro era uno scherzo, i lettori lo avevano capito. L'amore per l'Imperia calcio è ancora una realtà

Per chi avesse letto distrattamente il nostro articolo sull'emiro interessato all'Imperia calcio senza far caso alla data, precisiamo ad ogni buon conto che si trattava di un pesce d'aprile.

L'emiro Al Hab non esiste, come sono frutto di fantasia la Ambassador partners, la Lightsborn Lake e la Green Hermon NdB.

Le razioni di tanti lettori ci hanno però confermato quello che sapevamo da tempo: è ancora forte e viva la passione degli imperiesi per l'Imperia calcio. Nello scusarci con i molti tifosi che si sono sentiti un po' offesi dalla burla, sottolineiamo che il nostro scherzo aveva in fondo lo scopo, oltre alla speranza di strappare un sorriso, di tastare quanto la gente comune amasse ancora la squadra neroazzurra.

In molti hanno espresso dispiacere per lo stato in cui da anni versa il calcio ad Imperia e in tanti hanno espresso preoccupazione per il futuro. Molte perplessità ha suscitato in primis il progetto della Cittadella dello sport il quale pare incompatibile con qualsiasi idea di rendere un giorno il "Ciccione" uno stadio all'altezza di una città capoluogo.

E senza uno stadio ogni speranza è destinata a restare tale, perché se nei primi anni Settanta era possibile aggiungere tribune posticce con pali "innocenti" in occasione di epiche sfide come fu quella contro il Genoa in serie C, oggi, nel 2023 senza uno stadio moderno non c'è prospettiva per il calcio nel capoluogo. E il glorioso Ciccione, rimasto com'era negli anni ottanta, così non va bene. L'Imperia è ancora una realtà che unisce i nostri cittadini e quelli del comprensorio che, al di là del campanile, quali quello classico Porto-Oneglia, nel calcio vedono il neroazzurro come propria identità comune. È un dato che da tempo sfugge da chi a Imperia fa "impresa" e che pare non interessare un granché chi, seppur di diverso colore, Imperia la ha amministrata negli ultimi decenni.

Ma i colori di Imperia restano sempre solo due: il nero e l'azzurro. Gli imperiesi ce lo hanno ricordato, speriamo tanto che chi può ne prenda finalmente atto e contribuisca ad alimentare una grande passione e, chissà, a realizzare un sogno. Quello di un Imperia di nuovo gloria della città.

Diego David

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