“Con un'azienda in piena agonia e con un concordato sulle spalle, con il personale delle officine e viaggiante all'osso e con l'utenza inviperita, la Riviera Trasporti, la sua dirigenza e il CDA invece di cercare di attenuare la situazione toglie altro personale dalla guida”.
Sono le parole del sindacato Usb, che prosegue: “Speriamo sia un pesce d'aprile, e ci auguriamo che gli enti proprietari si oppongano come noi a questa situazione. Nei mesi scorsi si era cercata la polemica interna perché si doveva assumere un dirigente amministrativo, che a nostro avviso avrebbe dato chiarimenti e fatto più controlli ad una situazione poco chiara (assunzione che tra l'altro ci risulta bloccata) e che è chiaro dava fastidio a qualcuno. Non abbiamo nulla in contrario ad avere altri controllori anzi, ma non in questo momento. La riteniamo una completa mancanza di rispetto nei confronti del personale che fino ad oggi si è, e si dovrà ancora sacrificare per coprire i turni e per l'utenza che ogni giorno in tutta la provincia vede saltare le corse”.
“Serve prima di tutto un ragionamento – va avanti il sindacato - e una politica seria sul personale che manca e solo poi si penserà a ricoprire certi ruoli. Abbiamo avuto modo di confrontarci con l'ex presidente Barbagallo e portato alcune idee per colmare l'emorragia del personale viaggiante. Una di queste potrebbe essere di coprire i vuoti lasciati nelle officine e nel comparto autisti, con assunzioni di personale senza patente che in attesa di acquisirla faccia servizio da bigliettaio (non verificatore) a bordo, in particolare sulle linee principali. Si aiuterebbe il neo assunto a prendere le patenti, ed eventualmente a quest'ultimo sarebbe decurtato un fisso per ripagare RT delle spese anticipate, così l'azienda recupererebbe sull'evasione che ha ormai assunto proporzioni enormi e entro pochi mesi si troverebbe già in casa il personale formato e patentato. In altre parti d'Italia sta dando buoni risultati.
“Due controllori – termina l’Usb - non avrebbero lo stesso impatto sulle entrate. In questo modo invece si continua a fare lavorare male il personale che patisce già da anni disagi e ripercussioni, dovute a scelte sindacali e aziendali discutibili, che non riesce ad andare in ferie e a coprire le corse che a decine ogni giorno e in tutte le sedi rimangono scoperte. Quando si era insediato il nuovo CDA sembrava che finalmente si volesse dare un cambio di rotta sul modo di gestire questa azienda ma è evidente che in Riviera Trasporti non si vuole cambiare nulla e che certi meccanismi devono rimanere invariati”.