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2 aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull'Autismo, ne parliamo con ANGSA Imperia, Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo. Questa realtà nasce nel 2014 ed oggi segue una ventina di famiglie che si trovano in questa situazione.
- Alcune iniziative
- Autismo, qualche dato
- Cosa vuol dire essere genitori di un figlio autistico
- Qual è il rapporto con le istituzioni?
- Di che cosa c'è bisogno in provincia di Imperia?
Alcune iniziative
In occasione di questa giornata, oggi si terrà una iniziativa presso il Centro Commerciale "La Riviera Shopville" di Arma di Taggia dalle 15 alle 17. Parteciperanno: il coro Monjoie di Imperia, il coro "Mille voci una voce" di Taggia, la scuola di ballo latino americano Onda Cubana. Alle 17 è prevista anche l'estrazione della lotteria con in palio un buono viaggio del valore di 1400 euro. Anche il Comune di Taggia parteciperà alla Giornata illuminando di blu piazza Garibaldi a Taggia e la rotonda dell'ex passaggio a livello in centro ad Arma di Taggia.
Autismo, qualche dato
In Italia, si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Questa stima nazionale è stata effettuata nell’ambito del "Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico” co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. In questi anni, secondo ANGSA nazionale, c'è stato un considerevole aumento delle diagnosi di disturbo dello spettro autistico, nel 2000 il dato era di 1 bambino su 150. Una crescita dettata dal cambiamento dei criteri diagnostici, maggiori screening e più consapevolezza.
Cosa vuol dire essere genitori di un figlio autistico?
"I genitori di un figlio autistico non possono permettersi di invecchiare. - risponde Giuseppe Reghezza, segretario di ANGSA Imperia - Il dopo di noi oggi non esiste. Sai che avrai sempre una persona da assistere con tutte le problematiche che ti porta avere una persona che dipende da te anche quando avrà una età adulta. Non è una passeggiata di salute però con una diagnosi in età precoce ci sono ottime possibilità di terapia. Noi ad esempio indirizziamo le famiglie verso i corsi ABA Applied Behaviour Analysis (Analisi Applicata del comportamento). Su bambini in età dell'infanzia, se si riesce a creare e seguire un percorso, è un metodo efficace che può dare concreti miglioramenti".
Qual è il rapporto con le istituzioni?
"C'è difficoltà. Non è giusto parlare di assenza ma magari trovi l'attenzione personale del singolo, assessore o consigliere ma poi di fatto le istituzioni non hanno possibilità di fare grandi cose. - commenta - Tutto quello che si può fare è lasciato nelle mani di associazioni, di chi si occupa di queste persone o del privato come abbiamo visto con l'iniziativa The Quiet Hour de Lo Spazio Conad di Taggia".
"In Liguria qualcosa si sta muovendo. Per la prima volta si parla di fondi regionali per progetti di vita indipendente. Sarebbe davvero importante visto che oggi i genitori sono un po' lasciati a se stessi. - aggiunge Reghezza - Ci sono aiuti economici tuttavia insufficienti per garantire una sistemazione o un percorso ABA. Ad esempio, oggi, a Brugnato, ANGSA La Spezia inaugurerà il primo ristorante ligure gestito da persone autistiche che si inserisce in un quadro più ampio di attività già avviate, come la panetteria e il pastificio".
Di che cosa c'è bisogno in provincia di Imperia?
"Prima di rispondere ci tengo a ringraziare il Comune di Taggia che ha dimostrato una sensibilità particolare mettendoci a disposizione dei locali in via San Francesco quando non abbiamo più avuto la nostra storica sede in piazza Cassini a Sanremo. Abbiamo bisogno di spazi più grandi per attuare anche nel nostro territorio un progetto di vita indipendente di cui le famiglie hanno reale bisogno. Pensiamo alla possibilità di portare questi ragazzi a mangiare una pizza fuori con persone che non siano solo i genitori o i fratelli o anche farli dormire un weekend fuori. È fondamentale riuscire a donare e sviluppare l'autonomia nelle persone autistiche promuovendo questa socialità, hanno bisogno del contatto con la gente per non farli chiudere in se stessi. Noi abbiamo i progetti ma servono fondi e mezzi. Ci stiamo provando" - conclude Reghezza.