Si parte da un “salutava sempre” e si chiude con i piaceri della vita. Alessandro Cattelan porta in scena al Teatro Ariston il suo funerale, la sua spettacolare fine, per ripercorrere la vita tra piccole follie, ritratti di quotidianità, analisi sociale e giochi con il pubblico.
Una realtà tra canzone, stand up comedy, monologhi e attimi di riflessione sulle piccole manie che disegnano la società contemporanea. Accompagnato da Giordano Folla, Matteo Fallica e Yoko Yamada, il volto di X-Factor e voce di Radio Deejay non si concede un attimo di pausa nell’accompagnare lo spettatore all’interno del suo mondo tra un pensiero su ciò che sarà dopo e un ricordo di che cosa è stato prima.
Aneddoti di vita, spunti personali e una fotografia del presente in tutte le sue mille sfaccettature. Uno spettacolo ‘dritto’, pieno, completo, che ci regala l’immagine inedita di un Cattelan capace di tenere il pubblico per due ore senza mai perdere in ritmo e intensità tentando anche di superare quel muro del politically correct così difficile da abbattere nel nostro Paese, anche nel campo della comicità. E sì, non c’è dubbio: difficilmente vi capiterà di partecipare a un funerale più divertente di questo.