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Attualità | 30 marzo 2023, 19:25

Sanremo: il corrispondente da Ankara Mariano Giustino incontra studenti e docenti del liceo ‘Cassini’

Incontro per il ciclo “Interviste in villa. Uno sguardo sul mondo: voci e riflessioni per comprendere l’attualità”

Le immagini dall'aula magna di Villa Magnolie

Le immagini dall'aula magna di Villa Magnolie

Pomeriggio dal grande valore culturale per gli studenti e i docenti del liceo ‘Cassini’ di Sanremo. Nell’aula magna di Villa Magnolie è stato ospite Mariano Giustino, giornalista corrispondente da Ankara per Radio Radicale, voce della contemporaneità e della storia turca.

Un evento inserito nel ciclo di incontri dal titolo “Interviste in villa. Uno sguardo sul mondo: voci e riflessioni per comprendere l’attualità” curato dal corpo docente del liceo con la collaborazione de “La nuova corrente”, testata giornalistica interna dell’istituto.

A intervistare Giustino, oltre al moderatore Pietro Zampedroni, giornalista di SanremoNews, sono stati proprio i ragazzi de “La nuova corrente” che hanno guidato il pubblico in un lungo e approfondito viaggio tra diritti civili, libertà di stampa, migrazioni e aggiornamenti sul conflitto tra Russia e Ucraina. Senza dimenticare la stretta attualità con le conseguenze del violento terremoto di inizio febbraio.

Il giornalista ha specificato, sotto diversi punti di vista, la condizione della Turchia. Si è approfondita la tragica condizione della penisola a seguito del terribile terremoto avvenuto il 6 febbraio: le scosse hanno colpito province in cui vivono 13 milioni di persone e le morti stimate sono circa 50.000. La magnitudo del terremoto è oscillata tra il 7.6 e il 7.8 e il motivo per cui il fenomeno è stanti tanto distruttivo risiede nel fatto che la Turchia è attraversata da due importanti zolle tettoniche. Tutto questo ha aggravato le condizioni di un paese che sta affrontando la peggior crisi economica dal 1998: secondo alcuni l’inflazione avrebbe raggiunto la percentuale del 160%. Se ciò non bastasse, va aggiunto il fatto che il paese stia per affrontare, il 14 maggio, le elezioni presidenziali parlamentari in cui, per la prima volta, il presidente deve rendere conto ad una opposizione altamente unità. 
Da tutti questi fattori capiamo come la situazione geo-politica della Turchia sia molto precaria al momento.
A ciò si aggiunge il fatto che, dalla fondazione della Repubblica di Atatürk, il governo si sia sempre dimostrato autoritario e repressivo. Il potere centrale controlla l’informazione e la stampa: per questi motivi la figura del giornalista è molto rischiosa nel momento in cui ci si allontana dalla linea di pensiero che le autorità turche vogliono imporre. 
Gli stessi giornalisti sono spesso incarcerati con il pretesto di essere legati ad organizzazioni terroristiche (ci si riferisce in particolare al partito radicale filocurdo, accusato di essere in collaborazione col terrorismo curdo).
La lotta per l’affermazione dei diritti civili continua ancora oggi, ma trova le sue prime conquiste già tra il 1999 e il 2005. In quegli anni infatti la Turchia stava subendo una pesante crisi economica, che l’aveva costretto ad avvicinarsi all’Europa e alla sua borsa. Questo avvicinamento scatenò anche però una nuova attenzione nei confronti dei diritti civili, ormai quasi interamente conquistati in Europa.
È stata anche affrontata la tematica dell’immigrazione nella penisola anatolica. Il paese è stato infatti scenario di arrivi e per controllare la situazione al meglio la Turchia ha firmato degli accordi con l’Unione Europea. Ad oggi i rifugiati che entrano nelle terre turche sono ritenuti irregolari e, dopo essere detenuti in speciali campi per immigrati, sono destinati all’estradizione (vi sono infatti dei patti di estradizione con Afghanistan e Iran).
Il giornalista ha voluto poi sottolineare l’importanza e della libertà e dell’amore che va nutrito nei confronti di essa.

Il prossimo incontro con “Interviste in villa” è fissato per giovedì 4 maggio.

La Nuova Corrente

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