Nascosto dietro a un’edicola per decenni, una preziosa testimonianza storica involontariamente preservata dal vecchio chiosco, rimosso di recente dopo un anno di chiusura. Il reperto in questione è un manifesto comunale che annunciava le celebrazioni per il 25 Aprile, sopravvissuto sul muro tra via Palazzo e piazza Cassini per oltre 70 anni.
Il manifesto è riemerso, come detto, con la rimozione dell’edicola all’angolo tra via Palazzo e piazza Cassini. Chiusa a fine 2021, quando i titolari hanno raggiunto la pensione, il chiosco è rimasto abbandonato a se stesso e il Comune ha deciso di rimuoverlo, così come fatto per altre strutture ormai vuote sparse per la città. Rimossa la struttura, ecco spuntare il manifesto, che ha suscitato la curiosità di molti sanremesi che si sono ritrovati a passare sotto l’arco che porta in piazza Cassini.
Tra loro anche Clemente Vaia, che ha deciso di approfondire le ricerche ed è riuscito a datare il manifesto partendo dal nome dell’officiante delle celebrazioni, l’onorevole Paolo Gismondi: “Già sindaco di Sanremo, fu deputato nella prima legislatura, dal 1948 (8 Maggio 1948-24 Giugno 1953) - ha spiegato Vaia a SanremoNews - Quindi parliamo di un anno attorno al 1950”.
Proprio alla luce della valenza storica del manifesto, e della sua scoperta fortuita, Vaia ha lanciato un appello al Comune e al sindaco Biancheri: preservarlo con una teca da apporre sul muro, o prelevarlo e spostarlo in un museo “essendo una preziosa testimonianza del primo dopoguerra”.
Paolo Gismondi fu eletto sindaco di Sanremo nel 1947, e dal 1948 al 1953 fu deputato nelle liste della DC. Primo cittadino sino al 1951, nel corso della sua carriera istituzionale ha ricoperto il dell'Ente provinciale del Turismo e fu uno dei promotori della futura Autostrada dei fiori tra Savona e Ventimiglia.