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Attualità | 27 marzo 2023, 18:03

Sanremoinfiore a un bivio: l’edizione 2023 apre a una nuova prospettiva ‘slow’ dopo anni di ‘mordi e fuggi’

Per il prossimo anno servirà una scelta tra i grandi numeri della tradizionale sfilata e la nuova versione dell’omaggio al fiore locale

Sanremoinfiore a un bivio: l’edizione 2023 apre a una nuova prospettiva ‘slow’ dopo anni di ‘mordi e fuggi’

4 marzo 2020: il sindaco Biancheri annulla il Corso Fiorito, l’emergenza Covid è alle porte.
25 marzo 2023: con il taglio del nastro in piazza Colombo Sanremoinfiore apre alla sua seconda vita.

Lo scorso weekend ha rappresentato uno snodo cruciale nel destino di una manifestazione che da sempre si è caratterizzata per il fiume di turisti pronti a raggiungere Sanremo per la tradizionale sfilata dei carri. Ma quest’anno niente percorso, niente assalto, niente show, niente diretta di Rai1. Tutto un altro programma che, almeno sul piano dell’immagine, non sembra aver scalfito il gradimento del turismo legato al mondo del fiore e alla città che da sempre ne è l’emblema.

Cambia il paradigma, cambia la percezione del tempo e dello spazio. Sanremo si apre a un turismo ‘lento’, alle famiglie che per due giorni hanno affollato il centro, il porto e i vicoli della Pigna. Per le strade e nelle piazze, a Santa Tecla e in piazza Colombo le installazioni e le esposizioni che il Comune ha preparato insieme alle associazioni di categoria. 

Pochi lo sanno, ma è stata una corsa contro il tempo. Così come lo stop alla produzione dei carri a Ventimiglia ha di fatto tagliato le gambe al Corso Fiorito per come lo conoscevamo, la stessa dinamica ha messo a rischio anche l’installazione principale di piazza Colombo. A Palazzo Bellevue sarebbe arrivato un “no” dell’ultimo minuto da parte degli infioratori al quale si è posto rimedio solamente grazie all’impegno delle associazioni che si sono messe subito al lavoro per non lasciare spoglia la piazza principale. E così è stato.

E ora cosa sarà di Sanremoinfiore? Tornerà la sfilata dei carri o siamo di fronte a una svolta definitiva? L’argomento è al centro delle valutazioni al Tavolo e Turismo e, di fatti, apre a due possibilità di scelta: tornare all’antico riportando in città la sfilata di carri fioriti o proseguire sulla strada tracciata nel 2023. In poche parole: tanto pubblico concentrato in poche ore, o numeri minori ma spalmati su un weekend?
Anche i numeri faranno la loro parte, perché se da un lato la sfilata portava in città decine di migliaia di visitatori, per contro si è sempre trattato di un turismo “mordi e fuggi” che in termini economici poco portava al tessuto economico cittadino. Con la nuova versione di Sanremoinfiore, invece, si punta a una soluzione forse meno impattante sul piano dei numeri, ma maggiormente rassicurante in tema di penetrazione nel tessuto economico sanremese. Un bivio al quale ora si trovano amministrazione e associazioni e che, per forza di cose, entro marzo 2024 dovrà vedere una strada tracciata.

Pietro Zampedroni

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