"L'intervento sul bilancio di fine mandato da parte di Imperia Rinasce dimostra, una volta di più, la totale impreparazione sui temi di Bracco e del suo gruppo. Se non fosse bastato il comunicato con cui ritenevano la crisi idrica delle frazioni colpa di un pollaio, o il Museo Navale “l’unico Museo di Imperia” (il MACI, Villa Grock, Il Museo dell’Olivo chissà cosa sono…), oggi Bracco & Co. rimproverano all’Amministrazione Comunale di aver investito 8 mila euro per stampare il bilancio di fine mandato e di rendere conto ai cittadini di quanto fatto" - replica Polis.
"Ci permettiamo di far notare al candidato Bracco che la pubblicazione sociale del bilancio di fine mandato è prevista dallo Statuto del Comune per cui lui stesso è candidato sindaco ed è da sempre un punto chiave dei socialisti di Imperia di Tutti, suoi alleati (salvo ripensamenti, visto il pessimo trattamento riservato a Laura Amoretti) e che la precedente amministrazione di sinistra (che dopo un percorso tormentato ha oggi, forse, optato per lui come candidato) spese 20 mila euro per 80 copie. Un volume che per gran parte riportava fotografie e curricula degli assessori, ben diverso dalla pubblicazione fatta in questo caso. Questa Amministrazione ha realizzato internamente, a costo zero, il volume (a differenza di quanto avvenuto in precedenza con un lauto incarico esterno) e ha speso poco più di 1 euro a copia per stamparlo. Consigliamo dunque a Bracco di informarsi meglio per evitare certi strafalcioni" - sottolinea.
"Anche se un dubbio lo abbiamo. Il problema di Bracco non è una rivista di 80 pagine, ma i 5 anni di lavoro intenso dell’Amministrazione guidata dal sindaco Scajola. 5 anni di fatti concreti di fronte ai quali le sue sterili polemiche stanno a zero. Insomma, attacca il contenitore per non discutere di contenuti" - conclude Polis.