“In molti mi chiedono quale sarà il futuro dell’amministrazione pievese, dato che io non potrò più ricandidarmi come sindaco. Quello che spero e su cui lavoro, è che possa nascere un’amministrazione, prima di tutto, condivisa”. A dirlo è Alessandro Alessandri, sindaco di Pieve di Teco – comune della valle Arroscia chiamato alle urne il 14 e 15 maggio.
Il primo cittadino dopo la riconferma nel 2018 non potrà più guidare l’ente, ma auspica nell’apertura di “un confronto, tra le varie parti, che porti alla giusta sintesi per il bene del nostro comune: è la cosa giusta da fare. Perché ciò avvenga bisogna che tutti abbiano la voglia di mettersi in gioco, mettendo davanti alle proprie aspirazioni personali gli interessi della collettività”.
Per Alessandri infine, “Si può e si deve voltare pagina e iniziare a scriverne quindi una nuova”. L’appello del sindaco è quindi quello di superare il presente attraverso il richiamo alla condivisione e all’unità, ma nel contempo per il futuro del territorio pievese vi è l’auspicio ad un serio e radicale rinnovamento che porti un positivo cambiamento per la cittadinanza.
In questi ultimi anni Pieve di Teco nonostante le difficoltà legate alla pandemia da covid-19 si è dimostrato ancora una volta essere la vera capitale della Valle Arroscia capace di generare grandi eventi attrattivi come l’Expo , fiore all’occhiello per il turismo e l’enogastronomia ligure.
La speranza quindi è quella che la prossima classe politica, sul solco tracciato dall’attuale amministrazione comunale, possa portare elementi di novità – senza tralasciare le tradizioni - in termini non solo di volti e nomi, ma anche di idee, progetti e iniziative.