Attualità - 22 marzo 2023, 07:14

Fibra ottica in valle Argentina e provincia di Imperia, non ci siamo: lavori completati nel 2021 e nessun collegamento

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco, da tempo sta perorando la causa del suo comune (e del territorio), portando il problema fibra ottica all'attenzione dei diversi enti, come la Provincia o ANCI Liguria.

Prevista nel 2020 a distanza di tre anni non c'è ancora traccia della fibra ottica a Badalucco e nel resto della valle Argentina. Non si tratta di un vezzo o un lusso ma di una necessità per l'entroterra che lotta tra lo spopolamento e la difficoltà di fare impresa. Parliamo di Badalucco perchè insieme a Montalto Carpasio, è stato uno dei primi cantieri a partire nella riviera dei fiori. Eppure qualcosa non ha funzionato.

L'infrastruttura c'è già da oltre un anno ma manca il collegamento e tutto questo nel silenzio generale con cittadini che vorrebbero sapere, così come le amministrazioni comunali. Ottenere risposte appare difficile nonostante l'impegno di alcuni sindaci che vedono in questa mancanza di servizio un grave problema per lo sviluppo non solo del singolo paese ma di un intero territorio. In questa categoria rientra ad esempio, il primo cittadino di Badalucco, Matteo Orengo che da tempo sta perorando la causa per il suo paese di poco più di 1000 anime. Una battaglia che ha portato sia all'attenzione della Provincia che di Anci Liguria, ottenendo risposte evasive e poco confortanti. Tanto che ad oggi l'amministratore non è in grado di dare la risposta che molti badalucchesi si aspettano.

Guardando i dati offerti dal portale della Banda Nazionale Ultralarga, ci si rende conto che la situazione ritardi è grave un po' ovunque. Saltellando qua e là sulla mappa della provincia di Imperia, si capisce che la rete cablata doveva essere operativa al più tardi nel 2021 (considerando anche l'emergenza pandemica) ma da allora a oggi permane lo status 'in collaudo' un po' ovunque. Senza contare i numerosi cantieri che sono partiti soltanto da poco. Per il momento a trarre il maggior beneficio da questa situazione sono le imprese private che offrono collegamenti internet sfruttando altri metodi di connessione, come i ponti radio o il satellitare. I contratti in queste zone di territorio sono aumentati in modo esponenziale. Dal privato all'attività commerciale, rete internet veloce, vuol dire accedere a contenuti, offrire servizi e permettere ad esempio il lavoro da remoto e molto altro.   

Una risposta ai ritardi è arrivata solo pochi giorni fa da Trieste. L'ANSA ha riportato che l'amministratore delegato dell'azienda Open Fiber, Mario Rossetti, in occasione del convegno "FVG Connect, a margine dell'incontro ha spiegato come la società: "...ha preso l'impegno con il Governo di completare il nostro progetto sociale: il grande Piano Bul per raggiungere i piccoli comuni, che prevede la realizzazione di 88mila chilometri di fibra ottica in oltre 6mila comuni. Ne abbiamo realizzati 60mila, chiuderemo il piano entro il 2024". A questo punto non resta che attendere, ancora.