In via Dritta 72 a Vallecrosia Alta vi è il ‘cantun de l’artista’, che attualmente ospita l’atelier di Barbara Trapani, uno spazio in cui vive l’arte. “La mia idea era quella di fare qualcosa per il paese, un po’ per affetto, perché ci sono nata e ci vivo, ma soprattutto perché è così bello e mi dispiace vederlo senza locali o punti ristoro. È nata così l’idea, insieme all’assessore Patrizia Biancheri, di fare qualcosa per il paese a livello culturale ed artistico” - spiega Barbara Trapani.
La pittrice usa uno spazio concesso dal comune di Vallecrosia. “Questo spazio me l’ha dato il comune. Era già un atelier che si chiama ‘u cantun de l’artista’. Avevamo già iniziato questa esperienza prima del Covid. Avevo aperto per due-tre venerdì e poi ho chiuso tutto a causa della pandemia. Dopo si era un po’ perso tutto, non sapevo neanche se chiederglielo di nuovo. Un giorno, però, l’assessore Patrizia Biancheri mi ha chiamato e mi ha chiesto se fossi interessata a riaprire l’atelier e io ho risposto di sì” - racconta Barbara - “Il paese è molto visitato ma non ci sono locali o negozi e così le persone si fermano qui, entrano, chiedono e ammirano i miei quadri, appesi, in esposizione. È un luogo carino e caratteristico. Tengo aperto un posto, tutti i venerdì dalle 15 alle 18, che era rimasto chiuso per anni, che viene usato anche come location per ospitare matrimoni civili, e al contempo è un modo per dare visibilità alla mia arte. Sono molto contenta di questa collaborazione”.
Barbara, vive a Vallecrosia Alta, ha 50 anni, è un Oss e da 25 anni lavora in una casa di riposo ma nel suo tempo libero si dedica alla sua grande passione: l’arte. “Nel pomeriggio mi dedico all’arte, non ne posso fare a meno. La mia arte è figurativa e ho una tecnica realistica, a volte anche iperrealista. Uso pastelli ma anche olio e, a volte, acrilico. Faccio pure opere su commissione, soprattutto ritratti di volti femminili. Ho fatto anche ritratti di animali e qualche paesaggio ma preferisco ritrarre le emozioni delle persone. Mi contattano soprattutto su Facebook o tramite amici, mi faccio mandare diverse foto del soggetto da realizzare, almeno quattro o cinque, e poi inizio a creare l’opera. La foto è importantissima. Con la tecnologia di oggi, attraverso il tablet, posso ingrandire i particolari per riprodurli identici. Dipende dal materiale che uso ma più o meno ci vuole un mese per completare un quadro. L’anno scorso ne ho fatti una trentina. Ogni volta che concludo un quadro provo però tristezza perché finisce il mio divertimento. Mi diverte vedere come si trasforma nei vari passaggi, specialmente con i pastelli. È molto difficile dare via un quadro che hai fatto tu, è come dare via una parte di sé stessi però è bellissimo vedere la commozione che riesce a suscitare la mia opera nella persona che me l’ha commissionata una volta che la vede terminata” - dice Barbara - “C’è stato un periodo in cui avevo smesso, perché avevo portato dei miei quadri in una galleria della zona e mi avevano detto che erano dei bei lavori ma mi mancava ancora qualcosa. Per sei mesi così non ho più dipinto perché mi sono proprio demoralizzata. Dopo quel periodo però mi sembrava che mi mancasse l’aria. Ho così ripreso a dipingere e ho iniziato a fare dei corsi di aggiornamento. È stato il momento della mia svolta perché sono risbocciata. Sono contenta di aver ripreso questo cammino perché mi sta dando tante soddisfazioni”.
Una passione che coltiva da tutta la vita: "Già alle elementari le maestre mi hanno indirizzata su questa strada. Ho fatto la scuola d'arte e poi il liceo ad Imperia. Ho fatto cinque anni e poi ho preso due specializzazioni: decoratrice e maestra d'arte" - dichiara Barbara - "Mi sono poi dovuta fermare a livello di studio ma nel corso degli anni ho ripreso questa mia passione privatamente. Due o tre volte all'anno faccio comunque dei corsi di aggiornamento perché mi piace trovare sempre tecniche nuove e sperimentare. Cerco sempre di andare avanti, informarmi e formarmi".
Barbara partecipa a mostre collettive ed esposizioni sia in Italia che all'estero. Nel 2020 ha, inoltre, vinto il premio internazionale Raffaello Sanzio per la sua capacità comunicativa, originale, efficace e pungente. “Espongo i miei quadri anche in gallerie prestigiose. Cerco di partecipare il più possibile a mostre collettive per mostrare la mia arte ma anche perché sono occasioni che danno punteggio per poi eventualmente avere una quotazione. L’ultima a cui ho partecipato è stata lo scorso maggio. A Barcellona ho esposto ‘Io sono colore’, un mio autoritratto un po’ particolare nella tela 80x60. È molto d’impatto e una bella cornice lo mette in risalto" - fa sapere Barbara - “Adesso una mostra dovrebbe essere ad aprile mentre un’altra sarà a maggio. Una sarà a Milano, l’altra a Roma. Se tutto va bene dovrei anche partecipare ad una mostra a Parigi”.
“Il mio sogno è riuscire a trovare uno spazio molto più grande tutto mio, per esempio affittare una cantina, dove poter creare uno studio in cui fare foto e dove poter realizzare la mia arte” - svela Barbara - “Ovviamente sarebbe aperto durante la giornata in modo da avere un riscontro con le persone, cittadini e turisti. Aprire qualcosa di carino per il paese”.