Politica - 14 marzo 2023, 16:08

Elezioni Ventimiglia, D'Eusebio punta il dito contro la candidatura di Sismondini

“È sempre stato di centrodestra, senza studi specifici per amministrare, sempre vago e altalenante sui migranti, vicino ai temi ambientali come io lo sono alla gara dei 100 metri alle Olimpiadi”

Massimo D'Eusebio

Alla fine la triste conferma è arrivata, Gabriele Sismondini sarà il candidato del Pd e delle liste satelliti a Ventimiglia. Le voci erano già girate in estate, ma il ras del Pd Ioculano mi aveva personalmente (quando ancora avevamo contatti) assicurato che non sarebbe stato il candidato del centrosinistra, per qualche tempo mi aveva anche convinto”. Con queste parole il consigliere comunale Massimo D'Eusebio interviene in merito all'ufficialità della candidatura di Gabriele Sismondini a sindaco di Ventimiglia (QUI).

Sismondini - prosegue D'Eusebio - è sempre stato di centrodestra non per niente è stato uno dei papabili nomi per quella coalizione fino a dicembre poi è stato vicino anche alle cosiddette “liste civiche” infine dato che nessuno lo voleva come sindaco si è rivolto al Pd, tutto nel giro di pochi mesi. Sismondini ha poca esperienza politica (un anno in consiglio comunale), senza studi specifici per amministrare (avvocato, geometra, commercialista ecc), sempre vago e altalenante sui migranti, vicino ai temi ambientali come io lo sono alla gara dei 100 metri alle Olimpiadi, sui diritti è un cattolico osservante con quello che ne comporta. Io non ho nulla di personale contro Gabriele persona, ma ora io sto parlando del politico e lui non si avvicina minimamente a un candidato per il centrosinistra, come più volte lo ha sostenuto anche lui. Mi sono chiesto per quale motivo in un elezione dove la destra si presenta con almeno tre candidati (lasciando quindi molto spazio a sinistra) dove a causa di bisticci interni ha fatto decadere il suo sindaco (lasciando Ventimiglia in uno stato disastroso), il Pd sceglie un candidato di centro destra?”.

Le ipotesi sono due - aggiunge D'Eusebio - il padrone del Pd locale non vuole avere concorrenti interni, come potrebbe essere un bravo sindaco di centrosinistra, per le elezioni di regione/parlamento; la dirigenza Pd senza idee ne ideologia, abituata da anni a non avere contatti con i suoi elettori, incapace di elaborare o di accettare una qualche proposta alternativa al governo della città e rimasta strangolata dalle proprie strategie politiche e quindi si affida al primo che capita. Non so quale sia la risposta giusta e non so neanche se poi riusciranno a “vincere” in politica può succedere di tutto, ma vincere o perdere con un candidato di centro destra per lo sviluppo della città è la stessa cosa”.

C.S.