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Attualità | 13 marzo 2023, 10:55

Sanremo: Mercato Annonario, Confesercenti punta il dito contro il Comune “Politica distratta, c'è indifferenza totale”

“Siamo rimasti soli a fianco agli operatori per cercare di capire quali siano le reali esigenze di un polo commerciale”

Il Mercato Annonario di Sanremo

Il Mercato Annonario di Sanremo

Dobbiamo prendere atto che Confesercenti a Sanremo ha un problema serio di relazioni e di  dialogo con alcune parti della struttura comunale di Palazzo Bellevue. Il settore interessato è il commercio e in particolare il Mercato Annonario. Dopo la tanto aspettata “ristrutturazione totale” del Mercato, il Comune ha trascurato di eseguire la normale e ordinaria manutenzione. Di conseguenza sono emerse una serie di problematiche che incidono direttamente sull'attività degli operatori, sul decoro della struttura e sui consumatori. A fronte di ciò Confesercenti ha creduto doveroso segnalare tale situazione agli uffici competenti e all'assessore, chiedendo un loro intervento. È iniziato cosi' un “ping pong” continuo con il Comune, con invio di lettere via pec, senza ricevere alcuna risposta. Conseguenza di ciò il quotidiano peggioramento delle condizioni, proporzionalmente al calo degli affari e all'appeal commerciale”.

La segreteria provinciale di Confesercenti non fa giri di parole nel rendere pubbliche le difficoltà che gli operatori incontrano all'interno del Mercato Annonario di Sanremo. Nonostante la recente ristrutturazione, pare siano ancora molte e articolate le problematiche all'interno del Mercato e, soprattutto, sembra sia alquanto complesso il rapporto tra operatori e Comune.

L'elenco dei disagi è lungo: “carenza nel sistema di pulizia dello stabile, delle griglie delle porte ,delle grondaie, degli infissi; carenze strutturali; carenza del servizio per la raccolta rifiuti; inadeguatezza delle dimensioni del lavandini per gli operatori; cattive condizioni delle tende di chiusura dei banchi; distacco di pittura dai soffitti; mancanza di un sistema di videosorveglianza interna con telecamere ormai inutilizzabili; carenza del sistema di illuminazione della porta Nord; cattivo funzionamento della serranda di chiusura, con rischi di intrusione di persone esterne durante la notte; mancata illuminazione dell'androne principale. Reparto pescheria: carenza del sistema di areazione; danneggiamento di diverse piastrelle del pavimento; presenza di vecchi banchi frigo abbandonati, rotti e pericolosi; mancata pulizia e igienizzazione delle piastrelle di rivestimento delle pareti e delle porte; assenza di un impianto wifi, di un point-bancomat, di porta biciclette nell'area esterna”.

Abbiamo evidenziato che malgrado il mercato sia stato rinnovato da poco, in realtà è già vetusto, non all'altezza di una città importante come Sanremo, con la facciata principale invasa dai vecchi cartelli delle affissioni con vecchi manifesti, simbolo della decadenza interna - concludono da Confesercenti - abbiamo provato ad avanzare delle proposte di collaborazione, presentato idee per l’efficienza energetica. Dopo tutta questa attività, posta in essere nell’interesse degli operatori e dei clienti, prodotti numerosi documenti con il massimo spirito collaborativo, ci siamo trovati davanti ad un muro di gomma, con tante parole di cortesia, tante promesse da parte di tutti, ma alla fine nessuna azione concreta posta in essere. Chi doveva vigilare non è intervenuto, grazie anche alla politica distratta che non è riuscita a battere un colpo. Nell’indifferenza totale, siamo rimasti soli a fianco agli operatori per cercare di capire quali siano le reali esigenze di un polo commerciale. La ciliegina sulla torta è arrivata qualche settimana fa con la proposta di modifica del regolamento sui mercati, con contenuti e norme vecchie, carenti e inadeguate. Abbiamo tentato inutilmente di apportare un nostro contributo, presentando decine di osservazioni tecniche e di buon senso, in base all'esperienza acquisita dai nostri operatori direttamente sul campo di lavoro, ma la risposta è stata in linea con il comportamento del passato. L’assessore competente non ha minimamente preso in considerazione nessuno dei nostri suggerimenti e ha preferito tirare dritto, approvando il testo originario in Giunta, senza darci neanche una cenno di risposta, una minima considerazione di cortesia. Successivamente l'assessore durante un'audizione in commissione in presenza di una nostra delegazione, ha spiegato che le osservazioni sono previste per legge, ma altresì il Comune non ha nessun obbligo di ascoltare le istanze delle associazioni di categoria, spettando la decisione finale all’assessore. Davanti ad un tale atteggiamento, e dinanzi ad una assoluta mancanza di volontà di dialogo con una parte sociale in rappresentanza degli operatori, restiamo basiti e preoccupati. A fronte di una delibera amministrativa con contenuti carenti, insufficienti, non indirizzati nel pratico e nel contesto specifico, norme che non vanno incontro alle esigenze degli operatori, speravamo in un intervento pragmatico del Sindaco, auspicavamo un intervento riparatore di un'operato amministrativo. Assistiamo ad un atteggiamento anomalo, poco consono per una istituzione che dovrebbe rappresentare i propri cittadini e non se stessa. Il nostro compito è quello di tutelare le aziende in tutte le sedi possibili, e per questo proseguiremo la nostra attività per poter dotare i mercati di un regolamento funzionale. Ora contatteremo tutti i consiglieri comunali chiamati a votare questa delibera e cercheremo di spiegare le nostre ragioni, che probabilmente non sono tutte sbagliate e inutili, sperando almeno di essere degni di ricevere una risposta. Per quanto riguarda le condizioni interne del Mercato, ci armeremo di scopa e di olio di gomito e andremmo noi a pulire con gli operatori”.

Pietro Zampedroni

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