Cinque pagine di curriculum è una proposta politica chiara: rendere Imperia una “Società Aperta”. Il nome dell’ingegner Enrico Lauretti nella corsa al voto di maggio non è nuovo. Già circolava da mesi ma la sua candidatura è stata ufficializzata quando in città sono comparsi i maxi manifesti. Il professionista ha alle spalle una lunga carriera all’interno delle pubbliche amministrazioni. Di ispirazione liberaldemocratica il suo progetto è quello di rilanciare Imperia con pochi slogan ma con progetti di sviluppo concreti.
Con una laurea in Ingegneria in tasca è specializzato in attività ingegneristiche ambientali, civili, chimiche, ma ha anche una laurea in filosofia conseguita sempre presso l'Università di Genova. Da qui nasce l’idea di progettare una città aperta ma con concetti precisi e condivisi con il suo gruppo.
Nel corso della sua carriera professionale è stato dirigente in vari enti pubblici ha svolto attività di coordinamento e amministrazione di numerose persone, progetti e bilanci acquisendo nel tempo le necessarie competenze e capacità organizzative. Ha dunque alle spalle buone capacità e competenze tecniche.
Ma Lauretti ha anche una visione completa sulla politica strettamente collegata alla vita amministrativa: “I partiti devono rivestire un ruolo centrale nella politica, ma devono rigenerarsi, altrimenti si rischia di esorbitare dalla democrazia se rimane solo il rapporto diretto tra i leader e i popolo”.
"Ho parlato di ideali, ma soprattutto mi ritengo un uomo pragmatico, sono un ingegnere, sono stato un dirigente pubblico, a lavorare perché, evidentemente, forse, qualche capacità ce l'ho e mi sento in grado, quindi, di affrontare i problemi di una buona amministrazione e di portarli a buon fine. Sicuramente abbiamo messo su una buona lista, una squadra di persone tutte molto competenti nelle singole materie per una buona amministrazione".
"Io tengo a pensare più a noi stessi che sa esprimere giudizi critici sulle altre amministrazioni, questo proprio come stile di vita. Noi siamo convinti di poter essere migliori ,sinceramente perché abbiamo una base culturale, una capacità amministrativa che vogliamo svolgere collegialmente. Ecco, l' amministrazione attuale ha fatto alcune cose bene, altre lasciano più a desiderare. sono io non ho detto non voglio non proprio non ho voglia di parlarne. Ci sono alcuni problemi risolti, altri un po' meno":
"La città è in declino da 40 anni e questo direi che è innegabile, i problemi risolti sono il porto, le società partecipate, l'acqua. Sono in ritardo il Cavour, la pista ciclabile che dopo 5 anni ancora lì. Io ho fatto il tribunale in tre anni ed era un'opera che aveva un importo doppio della Ciclabile e più complessa. Leggo ieri che sindaco Claudio Scajola ha preso tanti finanziamenti e, quindi, se tante opere bisognerà fare nei prossimi anni, io penso di essere la persona più adatta".
Lauretti annovera tra i candidati della sua lista il maresciallo dell'Arma Mauro Bosticco, originario di Torino, da qualche tempo in servizio ad Alassio.