L'edificio che ospita ‘Casa Serena’ e i posti in convenzione con Asl 1 resteranno nella disponibilità del Comune mentre gli interventi necessari (quelli prescritti a suo tempo) sono stati fatti o sono in via di ultimazione. Il numero degli ospiti privati, dopo il ritorno della RSA in capo al Comune, sta aumentando e la Asl 1 riprenderà ad inviare gli ospiti in convenzione. Sono le scelte che palazzo Bellevue ha già fatto per la casa di riposo di Poggio a Sanremo e che sono state rese note dal vice Sindaco, Costanza Pireri, al gruppo politico della Federazione Operaia, in un incontro svolto a fine febbraio.
Inoltre, gli uffici preposti stanno lavorando alla predisposizione di un bando (da rendere pubblico entro aprile o al massimo entro la prima metà di maggio) per l'affidamento in gestione per un periodo ancora non quantificato. L’operazione consentirebbe, secondo la segretaria generale, una proroga dell'attuale gestione fino all'espletamento dell'intera procedura. Non ci sarà però alcun coinvolgimento della Fondazione ‘Borea-Massa’, salvo che questa partecipi e vinca la gara. Non sono stati prospettati investimenti al fine di utilizzare (mediante una adeguata ristrutturazione e messa a norma) tutti i locali esistenti per una maggiore offerta sia rispetto ai singoli soggetti privati che agli enti convenzionati. Infine non è stata manifestata alcuna disponibilità rispetto alla possibile realizzazione, mediante la Fondazione ‘Borea-Massa’, di una azienda pubblica per i servizi alla persona.
“Si è trattato di posizioni molto distanti da quelle da noi prospettate e riassunte, seppur in modo molto sommario, durante l'incontro”: questo, in estrema sintesi, il commento del gruppo di cultura politica della Fos, in relazione alle posizioni espresse dall'Amministrazione. “E’ positivo – evidenzia il gruppo - che ‘Casa Serena’ (dopo la fallimentare operazione politica, amministrativa e sociale del 2021) rimanga di proprietà del Comune e che l'incremento dell'ospitalità sia come singoli ospiti privati che come Ente in convenzione con Asl1 (che poi è la parte più corposa dei possibili ospiti)”.
Ma lo stesso gruppo ha anche espresso una serie di pareri negativi: “Si è persa l'occasione per impostare un progetto a medio e lungo termine dove il ruolo del soggetto pubblico (il Comune) fosse punto di riferimento rilevante rispetto ad un servizio così delicato. Si è rinunciato, a priori, alla possibilità di realizzare, insieme alla Fondazione ‘Borea-Massa’, un polo residenziale sanitario assistito, che avrebbe anche prodotto sinergie rilevanti ed importanti economie di scala. In più si continua ad operare (dato il bando di gara per l'affidamento in gestione della RSA) per restringere sempre di più lo spazio di indirizzo e controllo del soggetto pubblico rispetto ai servizi alla persona e, infine, registriamo l'assenza di indicazioni rispetto agli investimenti che servono per rendere funzionale, nonché attraente, l'intera struttura che ospita ‘Casa Serena’ e non solo parte di essa”.
“L'attuale Amministrazione – conclude la Fos - non si è posta il problema, certamente complesso ed impegnativo, del ruolo pubblico del Comune rispetto ai servizi alla persona. Siamo quindi insoddisfatti rispetto alle risposte ricevute e ci riserviamo di studiare con attenzione i contenuti del bando, ma evidenziamo come l'Amministrazione privilegi sempre più il ruolo del privato rispetto a quello pubblico. Non siamo contrari al coinvolgimento del privato nella gestione di alcuni servizi alla persona, ma questo deve avvenire (sempre e comunque) nell'ambito di un contesto in cui l'indirizzo e il controllo pubblico sia forte”.