Attualità - 05 marzo 2023, 07:06

Un lupo a Badalucco? Ne parliamo con Paolo Rossi Wolves Photographer "Non è insolito, bisogna essere rispettosi"

Paolo Rossi è un fotografo genovese che da 20 anni si è specializzato nel cercare e immortalare la fauna selvatica, in particolare i lupi sulle montagne liguri.

"Se si trattasse di un lupo, non sarebbe così insolito". È quanto ci ha raccontato Paolo Rossi, di fronte all'avvistamento di Badalucco (LINK), in provincia di Imperia. Lui è un fotografo genovese che da 20 anni si è specializzato nel cercare e immortalare la fauna selvatica, in particolare i lupi sulle montagne liguri. Di recente è salito agli onori della cronaca nazionale per essere riuscito a riprendere il gatto selvatico europeo sulle alture di Genova.  

Il filmato di Badalucco

Che cosa ne pensa, potrebbe essere un lupo? "Non è facile rispondere con certezza - ci risponde Rossi, raggiunto al telefono, dopo aver visto le immagini - il filmato è di notte ma dall'andamento potrebbe essere un lupo. Come dicevo oggi non è anomalo trovare questi animali sempre più vicino ai centri abitati. Si può dire che il lupo ha imparato da tempo a cacciare gli ungulati tra le case. Lì, hanno spazio per muoversi e lo fanno di notte quando non c'è l'uomo. Non è innaturale, seguono solo le loro prede. Potrebbe non essere stata nemmeno la prima volta. Semplicemente fino ad oggi nessuno l'aveva visto o non era mai stato ripreso da una telecamera". 

Quanti lupi ha visto da quando ha iniziato a fotografarli? "Dal 2009 ad oggi, almeno quaranta esemplari, tutti diversi. Mi muovo sempre ai margini della radura, non faccio rumore, non lascio cibo e nessuno di questi lupi ha mai avuto un atteggiamento aggressivo nei miei confronti" - risponde.

C'è da avere paura? "No, l'uomo non viene attaccato del lupo però è un animale selvatico. Bisogna fare attenzione. Chi è rispettoso può convivere sia con il lupo che con tutti gli altri selvatici. Lo ripeto ci vuole sempre rispetto". 

Che cosa vuol dire essere rispettosi? "Il lupo è un super predatore e ci obbliga a rimetterci in discussione: a fare un vero e proprio esame di coscienza su come ci comportiamo e sullo stare al nostro posto, responsabilizzandoci. Ad esempio, i comuni e i cittadini ad evitare che il lupo trovi cibo dalla spazzatura. In montagna, non bisogna lasciare esche per farli avvicinare o dargli da mangiare, oppure se si sta facendo una escursione con un cane, non bisogna lasciarlo libero. Così come il pastore deve fare recinti e vigilare sui propri animali. Non è più come negli anni '80 o '90, oggi il lupo c'è ed è diffuso sulle nostre montagne e si muove vicino ai nostri centri abitati. Diciamo che la sua maggiore presenza ci obbliga a rivedere molte di quelle brutte abitudini che sono il più delle volte anche illegali. Ci aiutano a convivere con il selvatico. Questo per me è cultura ed arte come le Wallpics" - conclude Paolo Rossi.

Stefano Michero