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Attualità | 04 marzo 2023, 08:48

Lavoro, anche in Liguria sempre più difficile trovare manodopera

Le imprese hanno difficoltà a trovare il 45,2% della manodopera. Grasso (Confartigianato): "Costruire strumenti per le microimprese, come il bando regionale Match point"

Lavoro, anche in Liguria sempre più difficile trovare manodopera

Mancano all’appello a livello nazionale soprattutto tecnici Ict, progettisti di software, ed in particolare in Liguria autisti di camion, operai edili, elettricisti, meccanici e tutte le attività legate alla ristorazione. Per trovare personale nel 2022 le imprese hanno impiegato in media 3,3 mesi, ma i tempi si sono allungati a 4,7 mesi per gli operai specializzati: per 96.350 di queste figure professionali qualificate occorre oltre 1 anno di ricerca.

I numeri emergono da un’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Unioncamere - ANPAL, Sistema Informativo Excelsior dedicato alle difficoltà di reperimento del personale da parte delle MPI. Le piccole imprese liguri, nel 2022, hanno avuto difficoltà a reperire ben il 43,2% delle assunzioni previste complessive. Per l’artigianato tale quota sale al 47,1%, valore superiore di 6 punti percentuali rispetto alle imprese non artigiane (41,1%). Addirittura durante il primo mese del 2023 le imprese liguri hanno avuto difficoltà a trovare  il 45,2% della manodopera di cui avrebbero avuto bisogno. Il dato posiziona la Liguria appena al di sotto della media nazionale che è del 45,6%

Nella dinamica provinciale del 2022, per difficoltà di reperimento del personale, spicca Genova con il 44,2%, seguita dalla Spezia (40,1%), Savona (38,1%) e Imperia (37,2%). Per quanto riguarda invece la variazione 2021-2022 delle entrate difficili da reperire, si posizionano sopra la media nazionale, pari a +8,3 punti percentuali, La Spezia (+10,8) e Imperia (+9,4); mentre al di sotto della media nazionale seguono a pari merito (+8,2) le province di Genova e di Savona. 

"La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale - sottolinea Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - è la conseguenza di una molteplicità di fattori: dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro. Per questo, la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro. Notevole è il nostro impegno per trovare percorsi su misura per le microimprese ed il successo del bando Match point, condiviso con Regione Liguria, testimonia che siamo sulla buona strada".  

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