Le temperature anomale per la stagione in corso hanno anticipato le condizioni favorevoli per la proliferazione e la diffusione della ‘processionaria del pino’ e in molti hanno già segnalato la presenza nella nostra provincia.
La processionaria, lo ricordiamo, costituisce una minaccia per la sopravvivenza di alcune specie arboree e costituisce un rischio per la salute delle persone e degli animali. Anche le larve possono avere effetti sanitari negativi sulle persone che risiedono o frequentano le aree interessate, in quanto i peli della processionaria sono fortemente urticanti e pericolosi al contatto, sia cutaneo che delle mucose degli occhi e delle vie respiratorie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili.
Il primo comune a predisporre una serie di iniziative in merito è stato quest’anno Ospedaletti, che ha deciso di rafforzare le disposizioni della normativa ministeriale, con un provvedimento atto a contenere la proliferazione della processionaria del pino soprattutto nei luoghi vicini a strutture sensibili quali scuole, case protette, giardini, ospedali, dove il rischio igienico sanitario può risultare prevalente rispetto a quello fitosanitario.
L'Amministrazione della città delle rose provvede ogni anno all'esecuzione di interventi di lotta relativamente alle aree pubbliche ma sono necessari interventi anche sulle aree private, a cura e spese dei proprietari.
Proprio per questo è stata emanata una ordinanza per tutti i proprietari di aree verdi ed agli amministratori di condominio, che le abbiano in gestione sul territorio comunale, di effettuare entro 15 giorni tutte le opportune verifiche ed ispezioni sulle piante a dimora nelle loro proprietà. Ovviamente per accertare la presenza di nidi della processionaria del pino. In particolare dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all'attacco di tale parassita quali: tutte le specie di pino e in particolare il Pino domestico (Pinus pinea), il Pino d'Aleppo (Pinus halcpcnsis), Pino silvestre (Pinus sylvestris). Pino nero (Pinus nigra) e Pino strobo (Pinus strobus) ma anche le specie di cedro e in particolare Cedro del Libano (Cedrus libani), Cedro dell'Atlante (C'edrus atlantica) e Cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara).
Nel caso si riscontrasse la presenza dei nidi della processionaria i proprietari, avvalendosi anche di ditte specializzate, dovranno immediatamente intervenire con la rimozione e la distruzione degli stessi e l'attivazione di una idonea profilassi. Nel caso di taglio dei rami dove sono presenti i nidi, gli stessi dovranno essere racchiusi in appositi sacchi per evitare la dispersione in aria di parti pericolose per la salute, umana ed animale, per poi procedere alla distruzione degli stessi mediante termodistruzione.
E' anche vietato depositare rami con nidi di processionaria nei cassonetti dei rifiuti di qualunque tipo presenti sul territorio comunale. Servirà anche una seconda fase contro le larve neonate attraverso una lotta biologica da effettuarsi nel periodo di settembre e ottobre prossimi, in funzione degli andamenti climatici. L’intervento dovrà essere eseguito da ditte specializzate con utilizzo di idonei prodotti a bassissima tossicità e lunga azione residuale.