Al fine di facilitare il commercio in tutto il mondo, la ICC ossia la Camera di Commercio Internazionale, pubblica una serie d'Incoterms. Questi, riconosciuti a livello globale, sono termini commerciali internazionali atti a chiarire qualunque contratto di commercio estero, definendo precisamene gli obblighi di acquirenti e venditori. Conoscere gli Incoterms e, soprattutto affidarsi a un partner competente per il trasporto delle proprie merci, contribuirà a rendere più fluide ogni transazione.
Incoterms: cosa sono
Con la parola Incoterms, ossia International Commercial Terms, si intende un insieme di termini commerciali standardizzati abitualmente utilizzati nelle transazioni internazionali, al fine di descrivere obblighi, rischi e costi, sia per l’acquirente, che per il venditore. In linea di massima, gli Incoterms forniscono un lessico comune tra le parti del contratto, atti a stabilire i termini delle loro operazioni. Gli Incoterms sono stati sviluppati e pubblicati dalla ICC per la prima volta nel 1936. Da allora, vengono costantemente aggiornati.
Incoterms: termini contrattuali per il tuo import-export
I contratti di vendita con Incoterms sono fondamentali per tutte quelle transazioni commerciali internazionali. Questi infatti mirano a stipulare un accordo comune tra venditore e acquirente sui vari aspetti della transazione, come il trasporto, la consegna e i costi. Gli Incoterms minimizzano dunque malintesi e disaccordi poiché le undici regole che li definiscono sono internazionali. Tuttavia, non sono obbligatori. Seppur particolarmente in uso, il loro utilizzo è, in realtà, del tutto facoltativo e a discrezione delle parti. Le undici regole che definiscono gli Incoterms sono suddivise in due categorie, sulla base della modalità di trasporto. Sette di queste, in particolare, sono dedicate a qualsiasi modalità di spostamento, mentre le restanti quattro, riflettono il trasporto marittimo, la navigabilità interna o via terra. Ad esempio, tra le più comuni vi sono EXW, FOB e CIF. La sigla EXW vuole indicare il Franco Fabbrica ossia quella situazione ove il venditore mette a disposizione la merce nella propria sede lasciando all’acquirente ogni sorta di responsabilità legata a costo, trasporto e consegna. Il Free on Board invece, più comunemente abbreviato in FOB, fa si che il venditore consegni la propria merce al porto d'imbarco e la carichi sulla nave. Una volta fatto, sarà poi l’acquirente ad assumersi costi e rischi fino alla consegna. Il CIF, ovvero costo, assicurazione e nolo, indica il venditore come responsabile della consegna della merce fino al porto di destinazione. L’acquirente assumerà costi e rischi successivi a tale evento. Giacché la Camera di Commercio Internazionale aggiorna costantemente gli Incoterms, ogni contratto stipulato dovrà indicare la versione utilizzata. Affidarsi a partner esperti del settore permette di limitare ulteriormente malintesi e disaccordi. Molti di questi termini commerciali infatti, seppur a primo acchito identici, possono avere significati diversi se utilizzati a livello nazionale.
Incoterms: affidarsi a partner esperti
I vari termini contrattuali utilizzati nell'import-export sono impiegati per definire le responsabilità di tutte le parti coinvolte nella transazione. Non solo venditore e acquirente dunque, ma anche trasportatori e autorità doganali. Gli Incoterms dunque, definiranno anche le modalità di pagamento, l’imballaggio, la documentazione e le varie garanzie e responsabilità. Scegliendo tali termini commerciali universali infatti, implica anche la tutela della transazione, indicando la parte con responsabilità effettiva degli eventuali danni che la merce può subire durante il trasporto. Al fine di agire al meglio e minimizzare ulteriormente i rischi derivanti dai vari termini contrattuali d'import-export, è possibile affidarsi a molteplici partner e compagnie. Per maggiori informazioni sugli Incoterms: https://unifretinternational.com/incoterms-2023-i-nuovi-termini-contrattuali-per-il-tuo-import-export/.