Domani alle 17 si svolgerà, alla libreria Antea Edizioni di Taggia, la presentazione del libro ‘I Benedettini e la Madonna di Canneto’. Relatore dell’incontro sarà il Dott. Anselmo Avena e l’evento è stato realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Tabiese e la Comunità di Villaregia. È in questo contesto che Angelo Giudici ha scelto la sede della propria casa editrice e libreria per dare alla comunità un punto di riferimento per nuove attività culturali.
Il libro: lo storico Domenico Fornara si è sempre chiesto da dove derivasse il titolo di “Canneto” dato alla Madonna del sobborgo “Colletto” a Taggia. Poiché la località non è adatta per ospitare, sia in passato che oggi, le canne, pensava che probabilmente il nome fosse di importazione. Dopo diverse ricerche e viaggi in Italia e contatti con i Parroci della zona interessata, la sua curiosità e sete di sapere venne premiata.
Il relatore: Dott. Anselmo Avena presidente della Comunità di Villaregia. L’associazione prende il nome dagli sviluppi storici coincidenti con la comparsa sulla scena del monastero benedettino di Santo Stefano di Genova, che, nella seconda metà dell’anno mille, amplia i suoi diritti spirituali e materiali su di un vasto territorio che va dalla zona dell’attuale Santo Stefano al Mare fino al fossato dei Casai, per poco ancora entro l’attuale Comune di Riva Ligure.
Il Centro Culturale Tabiese è nato dallo spirito di iniziativa di alcuni giovani studenti di Taggia il Centro Culturale Tabiese compirà nel 2017 i suoi primi 45 anni di attività. Lo studio per la valorizzazione, la tutela e la promozione del territorio della stessa città di Taggia e del territorio limitrofo è sempre stato il punto focale dell' attività associativa. Oggi, oltre a rispettare e tutelare l'operato dei nostri predecessori, noi tutti sentiamo altrettanto forti alcune esigenze del nostro presente. Alcuni punti essenziali: sostenere una maggiore ed obiettiva coesione con le altre associazioni del territorio, culturali e non rafforzare la qualità di ogni proposta, elemento ormai sempre più raro perché poco considerato; intensificazione della collaborazione con gli enti scolastici di ogni grado e formazione; sostegno dell'identità di gruppo al fine di rendere fattiva la partecipazione dei nostri soci in seno all'associazione stessa.