Nel giorno del 78° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, a Sanremo è stata scoperta una targa in sua memoria. Un'iniziativa per rendere omaggio al Questore di Fiume che aiutò almeno 5mila ebrei a sfuggire dalla deportazione, la Polizia di Stato ha voluto piantare anche un ulivo davanti al Liceo G.D. Cassini di Sanremo.
Chi era Giovanni Palatucci?
Questo momento in ricordo di Palatucci è stato fortemente voluto dal Questore di Imperia, Giuseppe Peritore. Alla cerimonia hanno partecipato: i comandanti provinciali dei Carabinieri Marco Morganti e della Guardia di Finanza Walter Mazzei; il comandante della compagnia Carabinieri di Sanremo Massimiliano Corbo; il presidente del tribunale Eduardo Bracco; l'assessore Sara Tonegutti in rappresentanza dell'amministrazione comunale, la vicecomandante della Polizia Locale Erica Biondi Zoccai, la dirigente scolastica del Liceo, Mara Ferrero, il vicario generale della Diocesi di Ventimiglia Sanremo Mons. Antonio Arnaldi, una rappresentante della Prefettura, il viceparroco della concattedrale di San Siro Don Fabrizio Gatta.
Dopo gli interventi, le autorità hanno proceduto alla piantumazione dell'albero, simbolo di pace. Il Questore ha sollevato il tricolore italiano scoprendo così la targa dedicata alla memoria di Palatucci donata dalla Questura di Imperia e dal Comune di Sanremo.
Nelle parole del dott. Peritore, Palatucci è stato ricordato per il suo immenso coraggio, dimostrato salvando gli ebrei dai campi di sterminio nazisti, fornendo loro generalità diverse per evitare la deportazione. Alla fine, il Questore di Fiume rifiuterà anche l'asilo politico offertogli dall'allora Console svizzero che cercò di salvarlo prima dell'arresto da parte delle SS. Anche in questo caso, Palatucci antepose la propria salvezza, donando il suo posto ad una giovane, salvandola da morte certa. Poco tempo dopo verrà arrestato e portato nel campo di concentramento di Dachau dove morirà il 10 febbraio del 1945, a 36 anni, pochi giorni prima della liberazione. Il sacrificio di Palatucci è stato riconosciuto attraverso la medaglia d'oro al merito civile conferita dallo Stato Italiano e gli è valso anche il titolo di 'Giusto tra le nazioni' assegnato dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
La cerimonia è stata l'occasione per ricordare la figura di Palatucci davanti ai ragazzi del Cassini, perchè come ha ricordato il Questore: "Per noi è un esempio quotidiano e per tutti è un eroe contro la violenza e la sopraffazione che hanno distrutto la dignità umana. Il suo sacrificio va ricordato per non ripetere quanto accaduto in passato".