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Festival di Sanremo | 08 febbraio 2023, 11:16

Sanremo 2023, Coma Cose: “L’addio è il nostro invito a resistere per un sentimento"

Fausto Lama e California lanciano l’iniziativa del fiore sospeso, un gesto di gentilezza per chi si ama

Sanremo 2023, Coma Cose: “L’addio è il nostro invito a resistere per un sentimento"

Un ottimo esordio quello dei Coma Cose che ieri sera si sono esibiti sul palco del Teatro Ariston portando in gara il brano “L’addio”.

Un brano che Fausto Lama e California hanno composto portando la loro storia personale che è valso alla coppia il Premio Lunezia e l’apprezzamento della sala stampa che al termine della prima serata li ha premiati inserendoli nella top five.

Il brano, come hanno detto diverse volte gli artisti, per loro è stata una terapia. California fa il punto: “La terapia ha funzionato, ma tutte le canzoni sono una terapia. Quando scrivi, lasci andare le cose e diventano di tutti. Abbiamo vissuto questa crisi che abbiamo superato bene. Abbiamo scritto un disco ed è un invito a lottare, secondo noi, ed è quello che abbiamo fatto.

Ogni tanto bisogna fermarsi e rendersi conto di quello che si ha, senza magari andare troppo oltre, è un invito a resistere per un sentimento”.

Una delle frasi del testo che maggiormente ha colpito recita “l’addio non è una possibilità”; Fausto spiega: “E’ una frase che ha un messaggio, anche di speranza, sul fatto che le relazioni, qualsiasi esse siano, lasciano un segno nelle persone. Amicizia, amore, parentela, spesso ci si lascia senza ricordarsi il perché ma ci si pensa sempre. Qualcosa rimane sempre, al di là di un litigio. A chi si è voluto bene non si dice mai addio, soprattutto se il sentimento era forte”. 

L’attesa ora è tutta per il duetto che vedrà i Coma Cose sul palco dell’Ariston insieme ai Baustelle: “Sono i primi a cui abbiamo pensato quando ci siamo approcciati alle cover. E' stato un percorso lunghissimo, come lo è per tutti i cantanti in gara, perché fare una cover non è semplice. Inizialmente avevamo paura di chiederglielo, non pensavamo ci dicessero di si. Non hanno mai partecipato al Festival e hanno uno spirito molto indipendente. Alla fine ci siamo buttati, non trovavamo nessuno che ci piacesse tanto quanto loro così glielo abbiamo chiesto e hanno accettato. Il brano (Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri n.d.r.) è stato proposto da Francesco che lo aveva già abbozzato visto che ha fatto un disco di cover. Abbiamo sentito il provino e ci è piaciuto subito così ci siamo messi a lavorarci sopra. Siamo felicissimi del risultato".

 

Il progetto dei Coma Cose si riversa nel disco “Un meraviglioso modo di salvarsi” e Fausto aggiunge: “Questo progetto nasce quasi per gioco, sul palco portiamo noi stessi e abbiamo capito che essere noi stessi è più che sufficiente. Ieri sera è andata bene, lo hanno scritto anche mamma e papà”.

Sempre a proposito del disco, Fausto ribadisce: “Il disco parla di salvarsi dalla costrizione che arriva dalla società. Abbiamo una società che bombarda continuamente da input e a volte è difficile farsi un’idea sulle cose dove tutto è il contrario di tutto. L’allontanamento è importante per fare chiarezza su alcune percezioni che è giusto avere nei confronti del mondo. 

Abbiamo voluto avere dei momenti solo per noi, ci sono delle canzoni dove canta solo uno dei due. Non è facile ne giusto avere sempre lo stesso punto di vita.

Scrivere in due è bellissimo ma è difficile. Ora ci sentiamo rigenerati, abbiamo rinvigorito il rapporto”.

Rispetto all’ultima partecipazione, nel 2021 con il brano Fiamme negli Occhi, “ci sentiamo più sicuri - prosegue California - conoscere il luogo e le persone che ci lavorano dà un senso di conosciuto e di tranquillità. Prima della performance ho avuto più agitazione dell’altra volta. La canzone è molto intima e il carico emotivo, la preparazione, le emozioni della nostra storia sono affiorate tutte in quel momento”.

Poi l’iniziativa, inaspettata, del Fiore sospeso: “In piazza Vincenzo Muccioli - conclude Fausto - abbiamo comprato circa cento mazzi di fiori e si potranno andare a prendere e regalare. Un gesto di gentilezza”.

Isabella Rizzitano

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