“Non era una gag mal riuscita”. Con decisione, Amadeus ha smentito le voci che nelle ultime ore si sono rincorse circa la possibilità che il “Caso Blanco” fosse preparata e “scappata di mano”.
Durante la conferenza stampa, il direttore artistico ha parlato di quanto accaduto ieri sera sul palco dell’Ariston.
Blanco, chiamato a presentare il suo ultimo singolo “L’isola delle Rose”, per un problema tecnico dovuto probabilmente a un mancato ritorno dell’audio in cuffia, ha distrutto l’allestimento della scena realizzato con diverse decine di fiori.
Una scena che ha scatenato immediatamente i fischi del pubblico e le reazioni del mondo politico e del web.
Amadeus ha voluto spiegare: “Non voglio fare l’avvocato di Blanco. Non è una gag andata male. Durante le prove la quantità di rose era notevole. E’ stato provato due o tre volte perché era difficile posizionare le rose. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose, ma avrebbe potuto anche coricarsi, rotolarsi. Insomma, avrebbe fatto qualcosa di particolare. Dietro, nel nostro piccolo spazio, nel monitor che abbiamo, non si intuiscono le parole. Nell’anno di Bugo e Morgan non avevo sentito le parole e sono uscito perché ho visto Bugo andare via. Stando dietro non ho percepito il problema tecnico. Ho visto l’esagerazione rispetto alle prove e ho percepito che quello non era più un finale, poi ho capito che ha avuto dei protei di audio ma non potevo saperlo”.
Amadeus continua: “Blanco stamattina mi ha chiamato, era dispiaciutissimo. Chiede scusa al Festival, a tutti. E’ talentuoso, ha sbagliato e lo sa lui per primo. Ho chiesto a lui di alzare le mani quando ci sono problemi tecnici. Ci si ferma e si rifà. I tecnici lavorano cinque ore in diretta, piuò capitare. La sua rabbia l’ha scatenata sui fiori ma non per mancare di rispetto alla città e ai fiori, sa bene l’importanza di quel lavoro. Non lo voglio scusare, lui è consapevole. Ha chiesto di essere perdonato perché è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto fare. A 19 capita di fare cose che non si vorrebbero fare. Non gli voglio gettare la croce addosso. Voglio solo accertare le sue scuse con serenità. Non so se si scuserà pubblicamente, magari lo farà. Ho detto a lui di decidere, poi sarà Blanco, con la casa discografica a scegliere la linea da seguire”.
“Il comportamento sul palco - prosegue il direttore artistico - noi lo viviamo in diretta. Non so cosa può accadere. Lo conosco da qualche anno e ogni volta che l’ho incontrato l’ho trovato educato, rispettoso. Non me la sento di dargli una punizione. Sono sicuro che questo non accadrà più per il suo bene e per la sua carriera”.
I vertici Rai poi fanno chiarezza sull’accaduto e sul problema tecnico: “A Blanco è stato assegnato un ricevitore sbagliato, non arrivava segnale in cuffia. Non c’era il mix che lo poteva percepire. Ha provato a dire che non sentiva. C’è stato un errore tecnico”.