Il comitato Provinciale ANPI di Imperia si unisce all'appello del Presidente Gianfranco Pagliarulo a partecipare ad ogni iniziativa che abbia come obiettivo finale il ristabilimento della pace.
“Dal 24 febbraio dell’anno scorso – dicono dall’Anpi imperiese - i principali mass media hanno indossato l’elmetto e ogni giorno hanno cercato di anestetizzare nella coscienza collettiva l’orrore dei massacri, riabilitando la guerra come cosa buona e giusta, con una campagna martellante per arruolare l’opinione pubblica nel conflitto e siamo consapevoli che la ribalta del Festival di Sanremo sarebbe una ghiotta occasione per accrescere l’influenza del pensiero unico sulla guerra nella coscienza popolare”.
L'Anpi imperiese, ferma nel condannare ogni inaccettabile tentativo di condizionamento, ribadisce che sarà cercata sempre la più larga unità con tutti coloro che, pur con opinioni diverse sulle responsabilità di questa guerra, sull’invio o meno di armi, sull’erogazione o meno di sanzioni, condividano l’allarme attuale: “Fermiamo la guerra”. L’ANPI propone che il governo italiano e l’Unione Europea avanzino finalmente una seria proposta di avvio di negoziati, cosa mai avvenuta fino ad oggi, per trovare un realistico punto di incontro fra le parti e comunque per frenare la frenetica escalation in corso.
Viene proposta una conferenza internazionale per concordare la sicurezza di tutti i paesi coinvolti; propone che si avvii la smilitarizzazione dei confini fra la Russia e gli altri paesi europei con l’obiettivo di una progressiva diminuzione di tutti gli armamenti nucleari; propone, in sostanza, di ricostruire un clima di coesistenza pacifica e di collaborazione fra gli Stati e i popoli in Europa e nel mondo.
“La pace – termina l’Anpi - garantita in Europa per più di 70 anni, è stata il risultato di un lungo percorso politico, istituzionale e giuridico seguito alla devastazione di due guerre mondiali. Abbiamo bisogno di riprendere immediatamente quella visione e quel progetto, frutto della Resistenza al nazifascismo, e lascito dei nostri resistenti e dei nostri partigiani. Lo ha detto Papa Francesco: ‘Questa guerra è una follia’. Aiutiamoci tutti, l’uno con l’altro, a fermarla. Ne va del futuro dell’umanità”.