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Festival di Sanremo | 06 febbraio 2023, 12:42

Sanremo 2023, Stefano Coletta: “Sarà il Festival della consapevolezza”

Durante la conferenza stampa di presentazione della 73° edizione, il direttore intrattenimento Prime Time di Rai: “Dopo il covid c’è urgenza di non perdere più tempo”

Sanremo 2023, Stefano Coletta: “Sarà il Festival della consapevolezza”

Sarà il festival della consapevolezza”.

Saluta così i giornalisti presenti in sala stampa il direttore Intrattenimento e Prime Time di Rai1 Stefano Coletta durante il primo appuntamento di presentazione della 73esima edizione del Festival di Sanremo che si aprirà domani.

Sarà un festival in sequenza con i precedenti ma molto differente per molti aspetti - spiega Coletta - Vorrei partire dal gran lavoro che Amadeus fa sulle canzoni e questa è la pietra miliare del direttore artistico. Abbiamo definito i precedenti tre festival in funzione degli accadimenti del paese: il primo anno nella festa, il secondo nella reclusione, il terzo in una fase di incertezza. Questo quarto festival arriva nelle piene funzioni che un’espressione artistica può portare. Fare show e intrattenimento con regole che dovevano garantire la salute non è stata una passeggiata. Questo mood ha portato un grandissimo risultato, alla sintonizzazione del lavoro fatto da Amadeus con target mai apparsi in maniera così prepotente nel Festival”.

A proposito dell’edizione numero 73, Coletta prosegue: “Sarà un Festival non tanto della rinascita, perché siamo forse già rinati, si tratta di un Festival che vuole portare festa nelle case degli italiani e vuole portare consapevolezza. In tante canzoni ho trovato l’urgenza di dire, di non perdere tempo, di trovare lo spazio per dire, che forse manca. Rispetto all’ineluttabilità, qui c’è il desiderio di raccontarsi, di non avere pudore”.

A proposito della presenza dei giovani e del loro messaggio, il direttore di Rai1 continua: “Il direttore artistico ha voluto doppiare la presenza dei giovani, loro vogliono dire ‘noi siamo questo’. Abbiamo attraversato un silenzio relazionale e loro qui si mettono in gioco con leggerezza ma con grande profondità. Ho letto anti commenti, dev’essere premiata la testualità di queste canzoni. Qui ci su vuole mettere in relazione con gli altri, proprio dopo un guado che l’ha impedito”.

Questo elaborato - fa ancora il punto Coletta - coincide anche con una capacità, lungo l’asse delle cinque serate, di parlare a tutti. Amadeus ha costruito una narrazione democratica in tutte le direzioni. Non sveliamo i dettagli, ma ce né per tutti come il servizio pubblico deve fare. Non è questione di retoriche, è la risposta a sintonizzarsi con il paese. Sarà una grande festa fatta di memoria, di commozione, di allegria, di sobrietà e di semplicità che contrassegna il padrone di casa che quest’anno sarà accompagnato da un artista che ha fatto la storia del Festival e della musica, Gianni Morandi, saranno lo specchio di quello che gli italiani apprezzano. Di essere sé stessi, sarà appunto il festival della consapevolezza. Mi auguro che il pubblico davvero apprezzi anche questa volta questa lunga e imponente kermesse”.

Non è mancata poi l’incursione di Fiorello che, chiamando sul cellulare di Amadeus, ha scherzato: “Guado, necessità, urgenza…non ci abbiamo capito una cippa, Coletta!”.

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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