Nuovo progetto botanico per l’agricolotre-scrittore di Camporosso Marco Damele. Nel 2020 con l'arrivo della pandemia la domanda ricorrente era sempre la stessa: cosa fare?
“Le erbe sono state di grande aiuto – dice Damele - mi hanno aiutato a ritrovare un percorso, quello degli erbari iniziato ai tempi delle superiori e spinto a mettermi nuovamente in movimento. I campioni d'erbario raccolti, permettetemi la licenza, ‘figli del Covid 19’, ripercorrono tre anni di ricerca e studio personale della flora locale che inconsciamente o volutamente ho incontrato in quel periodo. La natura se ci pensiamo bene non fa mai nulla per caso; senza una buona ragione le ‘erbacce urbane’ possono rappresentare una grande fonte di insegnamento per le nuove generazioni, futuri custodi della nostra terra”.
“Conoscere le piante – termina - può essere un toccasana per la nostra salute, o almeno per me lo sono state. Oltre cento esemplari di exsiccata raccolti principalmente a Camporosso e nella Val Nervia, suddivisi in piante tossiche e edibili; preziosa e delicata testimonianza botanica della nostra storia passata, recente e futura. In programma nei prossimi mesi mostre ed esposizioni sensoriali di erbari per ripercorrere oltre un secolo di storia e cultura botanica del territorio”.