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Attualità | 01 febbraio 2023, 17:21

Lo scavo del Tenda bis procede spedito, ma sui paravalanghe la Francia non si è ancora espressa (Foto e Video)

Stamattina la II commissione Trasporti del Piemonte si è svolta al Tenda, dove il commissario straordinario Nicola Prisco ha accompagnato i consiglieri regionali in visita al cantiere. Presenti anche i sindaci della valle e i vertici della Lift.

Lo scavo del Tenda bis procede spedito, ma sui paravalanghe la Francia non si è ancora espressa (Foto e Video)

Nessuno può dire, come si è visto oggi nella spedizione della Commissione Trasporti al cantiere del Tenda bis, che i lavori non stiano procedendo speditamente.

Lo scavo è a buon punto, mancano circa 450 metri. E procedono anche i lavori di rivestimento, così come si vedono già i primi impianti installati all'imbocco della galleria. A vigiliare sul cantiere, all'ingresso del tunnel, sia dalla parte italiana che da quella francese, è stata posizionata la statua di Santa Barbara, protettrice dei minatori. 

Stamattina i consiglieri regionali della Granda sono stati accompagnati all'interno del cantiere dall'ingegner Nicola Prisco di Anas, commissario straordinario per l'opera. Presenti anche i sindaci della valle e i vertici della Lift, la società che gestisce gli impianti della Riserva Bianca.

L'apertura del transito, che sarà in modalità cantiere, è ancora confermata per il prossimo mese di ottobre. Sono già iniziati i lavori di consolidamento del piazzale all'uscita del tunnel sul lato Francia, propedeutici all'installazione del ponte.

L'infrastruttura è stata ordinata e potrebbe essere montata a partire dal prossimo mese di maggio.

Preoccupa, però, una questione marginale rispetto all'intera opera ma strategica per la sicurezza dell'opera stessa e degli utenti, soprattutto: non è ancora certa, infatti, la posizione della Francia sull'installazione dei paravalanghe. I soldi, circa 6 milioni di euro, ci sono, come ha confermato Anas stessa. Ma pare che da parte francese siano stati sollevati dei dubbi, in particolare per l'impatto ambientale che inevitabilmente avrebbero.

Le opere di difesa verrebbero realizzate interamente sul versante francese, a circa 1800 metri di quota: filari di reti di protezione modulari della lunghezza totale di sette chilometri, da ubicare nelle zone di distacco, per contenere il fenomeno sul nascere. I consiglieri, stamattina, hanno comunque espresso soddisfazione sia per le rassicurazioni di Anas in merito ai tempi e all'impegno per rispettarli sia per l'opera stessa, che sta procedendo a ritmo sostenuto.

Qualche dubbio è stato sollevato dalla sindaca di Roccavione Germana Avena"Non sono un impresario, ma a me pare che ci sia ancora troppo da fare- ha commentato -; l'impegno c'è e i lavori avanzano, ma ne ho viste troppe sul Tenda. Credo che serva un miracolo per poter aprire ad ottobre. Magari questa volta succederà e io sarò la più felice del mondo. Vogliamo tutti quest'opera!"

Barbara Simonelli

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