Duro attacco del consigliere comunale di Diano Marina, Marcello Bellacicco, in merito alla nomina di Claudio Scajola a commissario dell'ATO idrico imperiese.
“A seguito di quanto accaduto nelle scorse settimane, circa le misure cautelari adottate dalla Procura di Roma a carico della Pro tempore Commissario ad acta dell'ATO imperiese Gaia Checcucci, il 27 gennaio scorso, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti le ha revocato il citato incarico, affidandolo al Sindaco di Imperia, nonché Presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola - ha dichiarano Bellacicco in consiglio comunale - in pratica, con una decisione tanto sorprendente quanto stucchevole, con questa nomina, Toti ha creato l'incredibile ed assurda situazione in cui Claudio Scajola, quale Commissario ad acta dell'ATO svolgerà tale funzione a carico di se stesso, quale Presidente della Provincia, in un'ottica di evidente conflitto di interessi, visto che Scajola è anche Sindaco di Imperia, Comune inserito nell'ATO. Quali Consiglieri Comunali, rappresentanti di una lista civica, il cui unico interesse è esclusivamente quello dei Cittadini, riteniamo doverose alcune riflessioni su tale decisione. Prima di tutto, senza nulla togliere alla valenza ed all'esperienza del Sindaco/Presidente Claudio Scajola, in termini assolutamente pragmatici, riteniamo che accentrare tre cariche di tale spessore, in un'unica persona, sia insensato e controproducente, perché comporta un impegno oggettivamente insostenibile, a meno di non accettare un fisiologico decadimento della qualità del servizio per il Cittadino. Inoltre, siamo convinti che tale situazione determini una concentrazione di potere, inaccettabile per un democratico sistema di governo e di gestione delle risorse pubbliche, che necessitano di diversificati organi di controllo. Infine, nella considerazione che la dottoressa Checcucci percepiva un cospicuo compenso per assolvere l'incarico di Commissario, auspichiamo fortemente che, quantomeno, la nuova nomina non presupponga il sopracitato onere finanziario per i contribuenti”.
“Per quanto sopra esposto - conclude - non riusciamo a capire quali possano essere stati i motivi che hanno portato il Presidente della Regione ad assumere una simile aberrante decisione, a meno di interpretare tale volontà come un preciso atto politico, finalizzato a rinforzare il già dichiarato sostegno del Partito Cambiamo al futuro candidato Sindaco Scajola, in vista delle imminenti elezioni comunali di Imperia. In tal caso, si tratterebbe di un inaccettabile atto di arroganza politica, in cui gli interessi dei Cittadini, che meritano di essere amministrati in maniera cristallina, vengono sacrificati sull'altare del misero e bieco interesse di parte. Per questo, ci permettiamo di suggerire al Sindaco Scajola di non accettare l'incarico di Commissario, ma di pretendere la fine di una gestione commissariale fallimentare, rivendicando il riconoscimento del proprio ruolo di Presidente della Provincia di Imperia, in tutte le sue funzioni e responsabilità”.