“Il Pd? Non ho più sentito nessuno, non faccio più parte del tavolo del centrosinistra da quando hanno cominciato a parlare di primarie, la mia proposta non le contemplava”, così si esprime il candidato sindaco di ‘Società Aperta’, l’ex capo ripartizione dei Settori Lavori pubblici e Ambiente di Comune e Provincia di Imperia, l’ingegner Enrico Lauretti.
Ma ormai le primarie non sembrano più un opzione praticabile con il passo indietro del Pd e il netto no dei socialisti che vogliono imporre la loro candidata, la consigliera di parità regionale Laura Amoretti. Può rientrare il gioco anche lei?
“Il problema non erano solo le primarie, ma proprio il tavolo – risponde Lauretti – allargato ad altri candidati. La mia proposta politica è centrista, al limite posso ammettere una alleanza col centrosinistra, ma il candidato sindaco deve essere di centro. A Imperia si vince al centro. La mia associazione sta continuando a lavorare, vedremo come sviluppare la proposta politica”.
Il segretario provinciale del Pd Cristian Quesada ha il suo da fare a tenere in piedi il tavolo del centrosinistra che a ogni riunione sembra traballare sempre di più. Cosa ne pensa?
“Io credo che i partiti debbano continuare a rivestire un ruolo centrale nella politica, ma devono rigenerarsi, altrimenti si rischia di esorbitare dalla democrazia se rimane solo il rapporto diretto tra i leader e i popolo”, sottolinea Enrico Lauretti.
“Io comunque – conclude - rimango alternativo al sindaco uscente Claudio Scajola, con la mia proposta di partecipazione, educazione, ma anche di risolutezza nelle decisioni. Sono un uomo del fare”.