“Abbiamo chiesto via Pec al protocollo del Comune un confronto pubblico con il Sindaco, aperto a tutti i Dianesi, nel quale confrontarci con progetti, delibere, dati e numeri alla mano, sui lavori effettuati a Borgo Paradiso, sulle criticità già emerse dopo la disastrosa mareggiata dei giorni scorsi e sugli effetti che gli interventi eseguiti possono produrre nel futuro. La sede la scelga Za, noi siamo disponibili a concordare le modalità dell’incontro. È vero, ne abbiamo già parlato e lo rifaremo in consiglio comunale, ma i cittadini vanno incontrati e informati anche in momenti meno istituzionali, e questo intervento lo merita perché ha cambiato il volto di una zona a cui i Dianesi sono affezionatissimi”. Ad intervenire sull’argomento sono i Consiglieri Comunali Francesco Parrella e Micaela Cavalleri di ‘Diano Domani’ che spiegano: “Abbiamo infatti atteso qualche giorno prima di esternare la nostra posizione sugli effetti della mareggiata a Borgo Paradiso per non rischiare di farci trasportare troppo dall’enfasi e dalla rabbia, tuttavia rivendichiamo di essere stati, fin dall’inizio dello sciagurato intervento di rimozione delle scogliere e di sistemazione di un’ingente quantità di ghiaia di cava, assolutamente tempestivi, coerenti e determinati nel giudizio negativo sulla scelta dell’Amministrazione di destinare tutti e 5 i milioni di Euro ricevuti dalla Protezione Civile (per il tramite della Regione Liguria) nella zona di Borgo Paradiso, peraltro per effettuare un intervento che riteniamo, ancor di più oggi, disastroso.
La mareggiata dell’altro giorno (3.7 metri di altezza dell’onda), oltre ad essere ben al di sotto del record raggiunto dalle onde del 2018 (10.3 metri di altezza) potrebbe anche essere nel corso dell’inverno ragionevolmente superata da altri eventi che negli ultimi anni si sono purtroppo verificati con regolarità (intorno ai 4-5 metri): visti i danni recenti, cosa accadrà in quei casi? E’ normale la preoccupazione dei cittadini, mentre è incredibile pensare che a fronte di una spesa così ingente (5 milioni di Euro di soldi pubblici!) i rischi non sono stati limitati ma sono anzi aumentati a dismisura.
Le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Za Garibaldi dopo la mareggiata, se possibile, sono ancora peggio dell’evento in sé. Prima ridimensiona l’accaduto nascondendosi come sempre dietro ai tecnici (‘il progettista dell’intervento ha riferito che la spiaggia ha reagito abbastanza bene..’), poi attribuisce colpe ai concessionari (‘hanno messo sabbia al posto della ghiaia, e non hanno smontato delle parti in legno’, ma allora il Sindaco ha richiesto i controlli agli organi competenti?), ed infine ammette con tranquillità i danni alla centrale di rilancio della fognatura (‘sommersa dal manto ghiaioso’) e l’occlusione dei canali di scolo delle acque bianche (‘otturati dalla ghiaia, ma verranno liberati..’).
Riteniamo inconcepibile che siano state fatte scelte così scellerate, buttando una montagna di soldi pubblici ed avendo come unica preoccupazione quella di ampliare a dismisura le concessioni degli stabilimenti balneari esistenti in zona, quasi come se a fronte dei ritardi di consegna dei lavori e della scelta di sostituire la sabbia e le dighe con una montagna di ghiaia, l’Amministrazione (c’è un’apposita Delibera di Giunta in tal senso) volesse rapidamente destinare l’ampliamento della zona principalmente ai concessionari seppur le linee guida regionali dispongano al contrario (‘nessun ampliamento fino al raggiungimento minimo di arenile libero’, a Diano Marina lontanissimo da essere raggiunto).
E infine, non ovviamente per importanza, sarebbe bene riflettere anche su chissà quali e quanti danni si stanno arrecando all’ecosistema marino, in una zona storicamente abitata anche dalla Posidonia e per questo tutelata quale Sic (sito di interesse comunitario).
Per tutti questi motivi, e per la trasparenza ed il rispetto che meritano i cittadini – concludono Parrella e Cavalleri -, attendiamo quindi il riscontro del Sindaco alla nostra richiesta di incontro pubblico”.