Sul tema dello scarico dell’Argine sinistro, in coincidenza del sottopasso interdetto ai pedoni, interviene con una nota 'Imperia al Centro': "Proviamo a fare un ripasso, l’Amministrazione lo scorso 21 dicembre, a seguito dell’allagamento del sottopassaggio Argine sinistro ha dichiarato che era dovuto'a lavori sullo scarico da realizzarsi in alveo del torrente Impero, in fase di conclusione in queste ore e non ancora terminati dall’impresa nei giorni precedenti a causa delle condizioni meteo avverse'. Pochi giorni dopo abbiamo riscontrato che effettivamente erano in corso lavori nell’alveo del torrente Impero, consistenti in un carotaggio e parziale demolizione della spalla del ponte, presumibilmente per realizzare lo scarico di cui parlava il comunicato dell’Amministrazione".
"Come IAC abbiamo quindi presentato una question time, in data 4 gennaio, chiedendo lumi in merito a tali lavori, che non erano descritti nelle tavole allegate al progetto di realizzazione della pista ciclopedonale. A seguito della risposta poco chiara del sindaco nel consiglio del 9 gennaio abbiamo fatto, in data 15 gennaio, una richiesta di accesso agli atti per chiedere copia dei seguenti documenti: progetto completo dello scarico, autorizzazioni da parte di tutti gli enti preposti (visto che la regimazione delle acque è sottoposta ad una serie di vincoli tecnici e amministrativi), eventuali incarichi professionali per la realizzazione del progetto citato, e tutti gli atti amministrativi inerenti. Ci stupiamo di apprendere, oggi, che è stato recentemente affidato un incarico alla ditta Edilguglielmo, e non comprendiamo a che cosa si riferisca".
"Viene il dubbio che in realtà nessuno avesse pensato di approfittare dei lavori in corso per la ciclopedonale per migliorare lo scarico del sottopassaggio, e che l’idea sia venuta soltanto dopo l’allagamento, pochi giorni dopo l’apertura, con relativa cascata di 'meme' sui social). Adesso però provvederanno, chiudendo nuovamente l’Argine sinistro, cosa volete che sia…
"Scopriremo presto, con la risposta all’accesso agli atti, se il comunicato del 21 dicembre era soltanto una spacconata, per non ammettere che nessuno aveva mai pensato agli scarichi del sottopassaggio".