Venerdì 3 febbraio, alle ore 20, presso il ‘Théâtre des Variétés’ di Monaco, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Monaco, verrà proiettato il film ‘Dante’ di Pupi Avati. Intervengono il regista Avati e l’attore Lino Damiani.
Il film « Dante » è per il Maestro del cinema italiano Pupi Avati, il concretizzarsi di un sogno che ha inseguito per più di 20 anni, coronamento di un progetto coltivato a lungo e pieno di traversie, preceduto dal suo libro “L’alta fantasia” e finalmente prodotto dalla Rai.
La novità del film è nella proposta totalmente inedita di volerci regalare un Dante uomo, togliendogli di dosso il mito per riconsegnarlo alla vita, che tiene conto della sua vicenda umana.
Essendo Dante un personaggio misterioso, che ha lasciato pochissime tracce di sé e sembrandogli troppo arduo improntare il racconto di Dante solo su di lui, Pupi Avati adotta una scelta che procede su due piani narrativi: da una parte raccontare Dante attraverso la sua giovinezza, ricercandone tutte le sue debolezze e fragilità; dall’altra indagare l’uomo adulto, attraverso il racconto di Boccaccio, riprendendo la sua biografia «Trattatello in laude di Dante » dove Boccaccio tesse le lodi della sua poesia.
Pupi Avati fa intersecare le due narrazioni su due differenti piani temporali: da un lato la vita del sommo poeta a partire all’incirca dai suoi cinque anni, quando muore la madre; dall’altro il viaggio di Giovanni Boccaccio verso Ravenna per incontrare l’unica figlia femmina dell’Alighieri, Beatrice, diventata monaca, a cui deve consegnare dieci fiorini d’oro a parzialissimo riconoscimento dell’esilio fiorentino patito dal padre. Nel suo lungo viaggio, Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo ed offrì accoglienza al poeta e chi al contrario lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che ne fu il tragitto, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.
L’intreccio tra il giovane Dante e Boccaccio si svolge con un intensissimo ritmo emotivo, sostenuto dalle bellissime immagini di vita medievale, ricostruita nella sua evidenza e nella sua verità, nella sua durezza e nella sua purezza, con una precisa descrizione di luoghi, di situazioni, di usanze. Un giovane Dante la cui passione per la poesia e per la vita sembra come sospesa in un continuo guardare il mondo in totale disponibilità, come cercando qualcosa che non si riesce a raggiungere e fermare.
Un Dante e un Boccaccio lontani da ogni carattere eroico, retorico, ma fissati da Pupi Avati nella loro dimessa umanità, entro cui si cela la tensione verso quel ‘di più’ promesso dalla poesia e che dà loro il senso della vita e di quanto il dolore promuova l’essere umano a una più alta conoscenza.
Ingresso: gratuito si prega il pubblico di arrivare entro le 19.30. Si richiede prenotazione entro il 30 Gennaio - info.dantemc@gmail.com +33 6 40 62 29 53