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Attualità | 17 gennaio 2023, 16:24

Sanità, Gratarola replica al Pd: "Con tre centrali nessun indebolimento del servizio, maggiore efficienza"

Dopo il dibattito in Consiglio regionale l’assessore regionale fa chiarezza in merito all'adeguamento territoriale del numero delle centrali operative del 118

Sanità, Gratarola replica al Pd: "Con tre centrali nessun indebolimento del servizio, maggiore efficienza"

Regione Liguria, come tutte le altre Regioni, nel rispetto del Decreto ministeriale 70 deve adeguare il numero delle centrali operative del 118. Tutto questo non comporterà alcun taglio nella rete dell’emergenza urgenza, che, anzi, sarà ancora più efficiente: i mezzi di soccorso resteranno gli stessi, non ci sarà alcuna diminuzione del personale e quindi alcun indebolimento del servizio, come invece qualcuno vuole fare credere”. Dopo il dibattito in Consiglio regionale, l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle parole di un consigliere del PD.

“La Lombardia, per esempio, ha già ridotto il numero delle sedi e, a fronte di 10 milioni di abitanti, adesso ha cinque centrali – continua Gratarola –. È dunque evidente che la nostra regione non possa più sostenere la presenza di cinque centrali sul proprio territorio. Il numero si deve ridurre a tre che saranno così suddivise: una al centro, una a ponente e una a levante. La collocazione non è ancora stata decisa, a parte la centrale operativa prevista nel cuore della Liguria e che resta a Genova all’interno dell’Ospedale Policlinico San Martino. Fossilizzarsi sul luogo della loro collocazione è del tutto fuorviante: non siamo infatti di fronte ad una struttura sanitaria con letti e degenza, ma – sottolinea l’assessore alla Sanità - ad una struttura funzionale di coordinamento, che risponde alle esigenze del cittadino inviando dove serve il mezzo di soccorso più idoneo rispetto all’intervento in corso. Di conseguenza, nulla cambia per il territorio”.

“L'obiettivo di arrivare a tre centrali operative – conclude l’assessore regionale alla Sanità - è dunque utile a ottimizzare l'impiego del personale sanitario, a garantire maggiore efficienza al sistema e soprattutto, esattamente come hanno fatto altre regioni, a sostituire gli infermieri presenti in centrale con tecnici specializzati in grado di gestire, con un'opportuna e approfondita formazione, le chiamate di emergenza e l'invio dei mezzi di soccorso”.

C.S.

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