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Politica | 15 gennaio 2023, 11:11

Flussi migratori fuori controllo a Ventimiglia: appello congiunto da associazioni e comitati "Siamo disperati, aiutateci"

L'appello rivolto da Confcommercio, Confesercenti e dai comitati di quartiere, al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e al viceministro Edoardo Rixi affinchè si facciano portavoce della situazione di Ventimiglia con il Governo e si trovi una soluzione.

Flussi migratori fuori controllo a Ventimiglia: appello congiunto da associazioni e comitati "Siamo disperati, aiutateci"

"Chiediamo al Governo un sostegno economico per Ventimiglia, una campagna nazionale di promozione turistica, sul modello Ischia".

Questo è l'appello congiunto sottoscritto da Dario Trucchi (Confcommercio Ventimiglia), Sergio Scibilia (Confesercenti Ventimiglia), Eric Rossi Gastaldi (Comitato Centro Cittadino Ventimiglia), Santo Russo (Comitato San Secondo di Ventimiglia) e rivolto al Presidente delle Regione Giovanni Toti e al Vice ministro Edoardo Rixi. Nella missiva si lamenta la grave situazione di degrado che sta interessando la città di confine a causa del flusso migratorio incontrollato. 

"Flussi diretti verso la Francia e il Nord Europa - sottolineano i firmatari dell'appello - La città di Ventimiglia è una tappa obbligata, un punto di frontiera, spesso diventato un vero tappo. In particolare ci riferiamo ad un fiume di donne e bambini, di diverse nazionalità e diverse religioni, che transitano in città senza poter ricevere nessuna assistenza umanitaria o sociale. Vengono accolti solo dalle organizzazioni del volontariato che provvedono in parte, in base alle loro forze, a fornire un primo pasto caldo e le informazioni di base. Il resto della sosta in città si svolge per strada, nel fiume, nei giardini, nei binari della stazione, ovunque trovano un antro”. 

“Un fenomeno con persone disagiate, malate, famiglie con bambini, costrette a ‘vivere’ per giorni nelle nostre strade, in pieno centro, soddisfacendo i loro bisogni umani ovunque sia possibile. - rimarcano - A questo si aggiungono risse quotidiane, a causa di abuso di alcool, di atti di violenza. L'importante lavoro delle forze dell'ordine, non può bastare a fermare questo ‘fiume’ di degrado sociale e umanitario. La nostra città è ormai protagonista negativa di una quotidiana cronaca nera sulle prime pagine con un immagine di degrado, di povertà, di abbandono".

Come spiegato da associazioni e comitati l'assenza di una politica per la gestione dei flussi migratori sta causando danni anche alla immagine della città. "Ventimiglia è ormai una meta turistica e commerciale da evitare, da starci lontano, dove non passare una vacanza, dove non è consigliabile fare acquisti, dove è complicato parcheggiare una macchina in sicurezza, dove la gente ha paura sia di giorno che di notte, con una stazione internazionale invasa di disperati. A tutto questo corrisponde un conseguente calo dell'economia locale basata sul turismo e il commercio. Oggi la comunità è stanca, stufa, delusa e amareggiata, sente un forte abbandono da parte delle istituzioni preposte, dallo Stato" - analizzano Trucchi, Scibilia, Gastaldi e Russo.

"Ci rivolgiamo a voi con disperazione, sgomento, amarezza e tristezza, non vogliamo arrenderci, cedere al degrado, all'odio razziale, alla criminalità organizzata. Vi chiediamo di trovare una soluzione sotto il profilo umanitario, affinché le persone che sostano in città possano avere una prima assistenza, possano non finire nel degrado" - concludono.

 

Redazione

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