Sottoscritto, questa mattina, il protocollo d’intesa per la realizzazione della nuova Casa di Comunità nel comune di Ventimiglia all’interno dell’ex deposito locomotive Eiffel alla presenza di autorità civili e militari locali e regionali.
Nella sala consiliare del comune, in piazza della Libertà 3, è stato infatti presentato il progetto previsto in quell’area. Per l’occasione sono intervenuti il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, l’amministratore delegato FS Sistemi Urbani (Gruppo Fs Italiane) Umberto Lebruto, il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Luca Filippo Maria Stucchi e il commissario straordinario del Comune di Ventimiglia Samuele De Lucia. "E' un edificio importante, un pezzo importante per la costruzione della sanità regionale" - dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - "È un momento molto importante per Ventimiglia. Oggi poniamo i presupposti per iniziare il cantiere di un presidio sanitario importante di questa area del Ponente, che fa parte di quel gigantesco piano di riforma e ammodernamento del nostro sistema sanitario regionale che, in provincia di Imperia e più in generale nel Ponente, vede numerosi interventi: c’è questa Casa di comunità, poi ci auguriamo, nonostante il lutto che ha colpito il gruppo che ha vinto la gara, si arrivi presto alla firma per quanto riguarda la consegna dell’ospedale di Bordighera, con tutte le operazioni coerenti e annesse a quel contratto, e quindi all’apertura anche del pronto soccorso. Si continua poi a lavorare per l’ospedale unico di Taggia, che sarà il grande presidio sanitario per tutto questo territorio. Stiamo marciando nella direzione giusta, nella consapevolezza che i prossimi tre o quattro anni saranno molto impegnativi sia sul fronte dei lavori che della programmazione sanitaria. Ventimiglia è una città molto importante, non è una città dimenticata né dalla Regione né da Roma. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per portare avanti i progetti, che sono stati finanziati in questi anni anche dalla Regione. Grandi investimenti e grandi progetti che abbiamo in comune anche con i francesi. Il ponente è una zona su cui la Regione Liguria sta investendo tantissimo".
Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del servizio sanitario regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. Si tratta di strutture polivalenti che garantiscono le funzioni d’assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. "Abbiamo scelto la soluzione più difficile ma ci siamo riusciti. Non solo c'è il progetto ma c'è anche la data di quando questa struttura dovrà essere aperta. Sono fondi Pnrr e perciò i lavori dovranno terminare entro quei tempi" - sottolinea il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi - "C'è stato un confronto con le varie realtà. La parte pubblica deve essere impeccabile".
“La futura casa di comunità di Ventimiglia, oltre che essere di grande rilievo architettonico, rappresenta il segnale che la strada del potenziamento territoriale è l'unica che il servizio sanitario ha a disposizione per erogare cure di qualità" – spiega l’assessore alla Salute Angelo Gratarola - "Il recente successo dei 'Flu Point' nel periodo natalizio, luoghi al di fuori degli ospedali che hanno risposto alle patologie di bassa e media complessità, è l'indicazione che il percorso intrapreso che esce dalla logica 'ospedale centrica' è quello giusto, quello cioè di un territorio che deve rispondere per tutte le patologie croniche e di media bassa complessità. La somma delle centrali operative territoriali, delle case di comunità e degli ospedali di comunità, insieme a quel tessuto sanitario che si è manifestato dal Covid in poi con i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, le farmacie dei servizi e non solo, permetterà agli ospedali di tornare ad essere luoghi capaci di gestire le grandi patologie emergenti e di confermarsi come realtà in grado di fornire prestazioni di alta qualità con tecnologie che necessitano di assolute centralizzazioni”.
“Rimane in me l’orgoglio di aver potuto attivare questo progetto. Sono orgoglioso di questo progetto e di tutte le cose che abbiamo fatto in questi mesi con i miei collaboratori e altre le faremo. Riprenderemo anche il progetto della passerella che è l’oggetto di maggiore interesse per la comunità. Nei prossimi giorni inoltre inaugureremo i parcheggi di Bevera, molto attesi dai cittadini. La nave di Ventimiglia va bene, anche a gonfie vele in certi aspetti. L’incontro di oggi conferma l’impegno profuso” - dice il commissario straordinario del Comune di Ventimiglia Samuele De Lucia.
Una struttura fisica in cui opera in equipe multiprofessionale di MMG, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e può ospitare anche assistenti sociali. Un punto di riferimento continuativo per la popolazione che, attraverso un'infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica permette di garantire la presa in carico della comunità di riferimento. “Ringrazio i miei collaboratori dell’Asl per aver raggiunto questo primo risultato. La prima casa di comunità sarà su questo territorio, a Ventimiglia. Lo scopo è dare una risposta territoriale ai bisogni dei cittadini. E’ un insieme di professionisti che lavora tenendo presente dei bisogni dei pazienti. L’obiettivo primario è la presa in carico del paziente. Il cittadino può accedere alla struttura e qualcuno gli dirà cosa fare e dove deve andare per il problema che ha. Nel nostro territorio uno dei punti erogativi vicini è Bordighera. Un tentativo che stiamo facendo come Asl è quello di aprire la prima casa di comunità anche a Bordighera“ - afferma il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Luca Filippo Maria Stucchi.
L’immobile era lo storico deposito di locomotive ferroviarie, costruito dalle SNCF le ferrovie francesi verso la fine del 1800, e la piattaforma con cui le locomotive dell’epoca, monodirezionali potevano invertire il senso di marcia e rientrare in Francia. “4 milioni e mezzo di euro saranno destinati per restaurare l’ex capannone. Stiamo già portando avanti il progetto, l’incarico però non è ancora stato assegnato. Le tempistiche del Pnnr ci impongono di avere il progetto approvato entro marzo e poi potremo fare la gara per fare i lavori. Completare l’intervento entro la metà del 2026” - illustrano i rappresentati delle ferrovie.
La linea Nizza-Monaco-Mentone-Ventimiglia, lunga 35 chilometri, divenne un importante collegamento ferroviario fra la Francia e l’Italia, connettendo all’epoca Marsiglia e Genova. “Le caratteristiche di questo sito hanno delle potenzialità enormi. Era un punto di riferimento per le ferrovie. C’era un ingranaggio che permetteva di muovere le locomotive per permetterne la manutenzione" - fa sapere Francesca Seva - "L’intervento è diventato ormai la casa di comunità Eiffel. La parte costitutiva, anche vincolata, del fabbricato è la copertura che verrà completamente mantenuta, ristrutturata e valorizzata. Della parte esterna verranno mantenuti gli intonaci e verranno ripristinati gli infissi. Vi sarà il consolidamento degli intonaci esterni, la pulizia degli elementi decorativi e l'inserimento di infissi esterni. L'endoscheletro interno strutturale avrà pilastri e solai in acciaio e protetti dal fuoco, una nuova copertura con tetti in tegole alla marsigliese, una scala in acciaio con parapetti in vetro come elemento architettonico, un volume a tutt’altezza e la struttura di acciaio di Eiffel a vista. Il progetto prevede un mix tra il mantenimento delle caratteristiche costruttive esistenti e la modernità portata dalla casa di comunità. Per ampliare la superficie abbiamo previsto la realizzazione di un soppalco. Abbiamo cercato di introdurre modernità all’interno di un edificio storico, che sarà antisismico e prevede anche un risparmio energetico”.
Il protocollo d’intesa è stato siglato da Regione Liguria, Rfi, il Comune e Asl1. "Siamo partiti nel 2014. E' un progetto lungo, che dura ormai da anni ma diventerà una cosa molto bella e apprezzata. Insieme alla Regione dobbiamo rimboccarci le maniche per riuscire a portare a termine il progetto e per trovare anche il modo di sbloccare il parco Roja" - dichiara l’amministratore delegato FS Sistemi Urbani (Gruppo Fs Italiane) Umberto Lebruto.
In seguito si è svolto un sopralluogo all’ex deposito locomotive Eiffel.