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Politica | 08 gennaio 2023, 12:33

A Camporosso il caso dei buoni pasto donati a Natale dal sindaco: “Fatto privato, ho pagato di tasca mia”

Il primo cittadino interviene minacciando querele “contro chi ha diffuso notizie false tese a minare la mia onestà e trasparenza”

Davide Gibelli, sindaco di Camporosso

Davide Gibelli, sindaco di Camporosso

Da alcuni giorni circola in paese una voce falsa ed offensiva che riguarda la mia persona”. Inizia così il lungo post social con il quale il sindaco di Camporosso Davide Gibelli vuole fare chiarezza in merito alle polemiche esplose a seguito della donazione di alcuni buoni pasto a ridosso del Natale.
Un gesto che pare aver scatenato reazioni contrastanti con voci infondate in merito all'utilizzo di buoni spesa acquistati dal Comune al tempo dell'emergenza Covid e rimasti nelle disponibilità dell'amministrazione.

Prosegue il sindaco Gibelli: “Questa vile maldicenza colpisce non soltanto la mia immagine pubblica-istituzionale ma, purtroppo, anche la mia essenza più intima di uomo, con principi e valori ben saldi. Mi riferisco alla falsità infamante secondo cui nello scorso dicembre, a ridosso delle festività natalizie, il sottoscritto nella veste di sindaco avrebbe consegnato ad alcune famiglie di Camporosso dei buoni spesa acquistati dal Comune durante l’emergenza Covid ed ancora nella disponibilità dell’Ente. Sono molte le falsità contenute in quella ricostruzione. Non è vero che il sottoscritto ha consegnato buoni spesa acquistati dal Comune, non è neppure vero che sono state impiegate risorse pubbliche e tutto ciò è dimostrato dai documenti amministrativi che ogni cittadino potrà visionare con una semplice richiesta di accesso agli atti”.

Cosa, invece, è realmente accaduto? - spiega Gibelli - nei giorni precedenti il Natale il sottoscritto, non in veste di sindaco, ma di privato cittadino, ha donato tre buoni spesa pagandoli di tasca propria tramite bancomat, come risulta chiaramente dall'estratto del mio conto corrente personale. Si è pertanto trattato di un fatto privato, di una scelta tra le più intime di ogni individuo rispetto alla quale il mio ruolo pubblico e la casa comunale nulla c'entrano. Per inciso, credo che tutti quelli che ne hanno la disponibilità, abbiano il dovere morale di aiutare coloro che hanno bisogno, così peraltro si riuscirebbe a raggiungere assai più persone delle tre che ho potuto raggiungere io a Natale. Non è mai stato, in passato, mio costume pubblicizzare queste iniziative private, e neppure lo sarà per l'avvenire. In questa occasione sono però stato costretto a parlarne per ristabilire la verità. Sono giorni di grande sofferenza per me e per i miei familiari, ciononostante continuo a credere che le cattiverie non possano vincere, non debbano vincere”.

Il primo cittadino conclude il proprio intervento annunciando azioni legali: “È per questo motivo che mi vedo costretto a sporgere denuncia-querela per diffamazione contro chi ha diffuso notizie false tese a minare la mia onestà e trasparenza. Con il male non si va da nessuna parte”.

Pietro Zampedroni

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