Approvata, con sette voti favorevoli, un contrario e tre astenuti, nell’ultima seduta del 2022 del consiglio comunale di Vallecrosia, andata in scena lo scorso 28 dicembre, la classificazione urbanistica degli interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico dopo una discussione accesa sulla riduzione del rischio idraulico nel tratto terminale del torrente Verbone con aumento della resilienza del territorio – 1° lotto prestazionale, sulla messa in sicurezza della viabilità comunale di lungomare a servizio del centro abitato costiero e sugli interventi finanziati nell’ambito dei contributi 2021 per la realizzazione di opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio (Art. 1 Comma 139, e SG. Legge 30 dicembre 2018, N. 145 – D.M. 23/02/2021 e D.M. 08.11.2021).
“La pratica mostra la grande capacità dell'architetto Ughetto, dirigente ai lavori pubblici, di svolgere un lavoro pazzesco” - sottolinea il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi.
“Si parla di Iva sui lavori al 20 per cento, sapete già cosa fare con i 20mila euro?“ - chiede il consigliere comunale Giovanna Simonetta. “Il risparmio non può essere usato per fare opere" - risponde il primo cittadino - “L'Iva è al 10 per cento, il restante viene utilizzato all’interno del progetto”.
“Approviamo un risparmio, un solo ed esclusivamente recupero di 200mila euro. Sono contro su quello che è il progetto ma anche sul percorso che questo progetto prenderà nonostante ci sia un costante contributo da parte del ministero per la salvaguarda della foce del Verbone. Questo progetto, a mio parere, potrebbe creare disturbo sul lungomare creando due foci. Questo progetto si ferma a ridosso della ferrovia, che dovrà fare tutti gli iter per poter fare il suo progetto. Il servizio non può essere troncato e quindi è tutto un iter particolare. È un progetto da milioni di euro per poter svuotare o riempire l’attuale foce del fiume e poi creare una serie di ponti e passerelle e oggi non abbiamo gli strumenti per continuare quest’operazione. Sono molto scettico e contrario a stravolgere completamente il lungomare senza avere il progetto approvato dalle ferrovie. È un importante e molto impegnativo progetto sul lungomare che, temo, lo condannerà senza risolvere la problematica. Mi disturba avere due foci del fiume mentre il progetto originale ne prevedeva solo una. Inoltre per realizzare questo progetto un’attività commerciale viene demolita, tra l’altro di proprietà comunale, che non mi trova d’accordo. Esiste un progetto che prevede demolizione e la ricostruzione del Casablanca ma questo oggi non succede, quindi perdiamo una proprietà comunale e perciò un introito, di conseguenza non potremo più incassare una cifra comunque sicura che poteva essere una risorsa per finanziare le manifestazioni. Condanniamo anche le altre attività commerciali presenti sul lungomare, alcuni ristoranti si ritroveranno infatti il fiume che passa sotto alle loro finestre. Noi non abbiamo la visione di come andrà avanti il progetto, qui parliamo solo di un primo lotto e non va bene dire che dobbiamo iniziare perché una volta iniziato i soldi ce li devono dare. Non credo che funzioni così. Qui parliamo di milioni di euro” - dice il consigliere comunale Fabio Perri - “Prima di azzardare un’azione violenta e di totale stravolgimento del lungomare avrei riflettuto un po’ di più nella speranza che dopo questo intervento io potessi continuare perché qualcuno mi avesse già paventato il buon senso di risorse necessarie e invece non sappiamo se avremo i finanziamenti necessari per completare l'opera”.
“Fino ad oggi ci è andata bene perché, per esempio, la tempesta Alex ha colpito di più il Roja ma siamo a rischio da anni, abbiamo un terzo di territorio a rischio di esondabilità. C’è un lavoro di dirigenti talmente complesso su questa pratica che è preventivamente necessaria per arrivare fino al lotto 2 e 3, che sarà la demolizione del ponte. Invece di andare contro al progetto dovrebbe incuriosirti. Solitamente spendiamo più soldi per il post che per prevenire e invece noi corriamo per avere una foce ed evitare possibili tragedie. Partiamo dalle somme che abbiamo a disposizione per concludere almeno il primo lotto funzionale e poi piano piano faremo il resto per avere alla fine una foce degna per il Verbone. Incontrerò l’assessore Giampedrone a riguardo. Se il prossimo sindaco di Vallecrosia non si impegnerà a concludere il progetto, dopo che faremo partire l’appalto, vedrà da parte mia conseguenziali denunce” - replica il primo cittadino.
“Sono contrario perché non è stato fatto prima un confronto con chi di dovere. Mi piace avere una visione ampia. Collaborazione, confronto e analisi non esistono da parte vostra. Non ho avuto analisi e confronto su questo progetto e su come è stato impostato e perciò non sono favorevole” - afferma Perri - “Sono favorevole al progetto di riqualificazione ma voterò contrario perché non si conosce come andrà avanti il progetto. Se domani, caro sindaco, dici che hai soldi per completarlo mi troverai pienamente favorevole. Sono contrario a questo modo di intervenire”.