Attualità - 03 gennaio 2023, 12:24

Ventimiglia: situazione di degrado in via alle Ville, una nostra lettrice "Possibile che da due mesi nessuno intervenga?" (Foto)

"Come è possibile proporre alla città di Ventimiglia di passare alla raccolta a ‘porta a porta’ quando chi dovrebbe gestire il tutto non é nemmeno capace di togliere dei materassi abbandonati per strada o tenere un isola ecologica degna di tale nome"

Una nostra lettrice di Ventimiglia, Carola, ci ha scritto per evidenziare (con alcune foto) la situazione igienico-sanitaria di via alle Ville a Ventimiglia:

“Quanto illustrato é uno status quo che persiste da circa due mesi. Ho aspettato fino ad ora prima di inoltrare la segnalazione sperando che prima o poi qualcuno intervenisse spontaneamente. In due mesi (non 2 giorni!) nessuno, sia da parte del Comune che dalla Teknoservice é intervenuto. Ritengo la cosa alquanto assurda e intollerabile. Si tratta comunque di una strada frequentata giornalmente da migliaia di persone e facendo due rapidi conti in due mesi gli autisti dei camion hanno visto queste cose almeno 150 volte (considerando l’andata ed il ritorno giornaliero e aggiungendo i camion dedicati alla carta/plastica/vetro). Possibile che in due mesi nessuno degli autisti abbia visto e segnalato questo schifo ai suoi superiori o comunque a chi di dovere per intervenire? Come sempre dobbiamo biasimare chi ha abbandonato i rifiuti ma credo che si debba fare anche un serio esame su come viene gestita la raccolta dei rifiuti e come viene mantenuto il decoro di tutta la città e non solo la piazza del municipio. Mi chiedo come sia possibile proporre alla città di Ventimiglia di passare alla raccolta a ‘porta a porta’ quando chi dovrebbe gestire il tutto non é nemmeno capace di togliere dei materassi abbandonati per strada o tenere un isola ecologica degna di tale nome (quella mostrata nelle foto é davvero rivoltante. Per quanto riguarda il cartello che segnala un tombino rotto, anche lui é li da due mesi circa. Cosa si aspetta ad effettuare la riparazione? A mio avviso se ne sono pure dimenticati”.

Carlo Alessi