Attualità - 30 dicembre 2022, 07:25

Vallecrosia, a don Rito una targa in memoria di Paolo Micai e una donazione per i bambini della Colombia (Foto e Video)

La somma raccolta, che deriva dal ricavato delle vendite del libro di Enrico Ferrero dedicato alla pandemia, contribuirà alla costruzione di una sala studio-biblioteca intitolata al fotoreporter genovese ucciso dal Covid

Il parroco della parrocchia di San Rocco a Vallecrosia don Rito Alvarez, nel pomeriggio di ieri, ha incontrato la moglie e la figlia di Paolo Micai, il fotoreporter genovese ucciso dal Covid nel marzo del 2020, insieme a Ico Ferrero, autore del libro "2020 non è andato tutto bene: diario quotidiano della pandemia", e a sua moglie Monica Barra. Durante l’occasione a don Rito sono state consegnate una somma di denaro da destinare alla sua associazione e una targa dedicata alla memoria di Paolo Micai, che verrà portata dal parroco in Colombia dove verrà posizionata in uno spazio che verrà allestito come sala studio-biblioteca per i ragazzi della Fundacion Oasis de Amor y Paz.

"Grazie alla donazione verrà costruito un locale studio-biblioteca intitolato a Paolo Micai. Sarà un luogo dedicato all’istruzione, alla cultura e alla speranza. È bello che ci sia un segno in memoria di Paolo Micai” - dice don Rito -I ragazzi avranno uno spazio nel quale prepararsi a realizzare i propri sogni, a trovare un’alternativa, che loro cercano, e a pensare ad un futuro diverso”.

Un incontro che è stato possibile grazie ad Enrico Ferrero, detto Ico, e al suo libro "2020 non è andato tutto bene: diario quotidiano della pandemia", visto che l'ultimo capitolo dell’opera parla proprio del giornalista, regista e videomaker genovese scomparso nel 2020. “Il libro è stato scritto mettendo insieme i miei interventi, che facevo quotidianamente su un social network durante la pandemia, che erano letti da molte persone. Lo scopo era quello di informare su cosa stava accadendo e soprattutto di tranquillizzare le persone che venivano bombardate da fake news tutti i giorni. Alla fine del periodo, intorno al giugno del 2020, molte persone mi hanno chiesto di fare un libro in cui raccogliere tutti i miei pensieri e così è stato fatto. L’ho auto pubblicato ma siccome mi sembrava incompleto ho aggiunto sei capitoli finali che contengono sei storie di persone diverse: dalla storia più semplice di chi ha lavorato per contrastare il virus alla storia più drammatica, come quella raccontata da Giulia Micai su suo padre Paolo, nel capitolo intitolato ‘Amore’” - racconta Ico Ferrero - “L’idea originale era quella di dedicare il ricavato delle vendite del libro ad un’iniziativa di solidarietà e dopo parecchie ricerche alla fine siamo riusciti a trovare un’associazione. La piccola somma di denaro raccolta è stata destinata ad un’onlus di Sanremo ed oggi è avvenuto il passaggio effettivo della somma di denaro all’associazione Oasi Angeli di Pace Odv”.

La somma di denaro raccolta, di oltre 700 euro, è stata dedicata alla missione di don Rito in Colombia: cambiare le condizioni di vita di bambini adolescenti e giovani della zona in conflitto, nel comune di Abrego, dipartimento di Norte de Santander, offrendo loro un'educazione integrale basata sull'istruzione e sulla formazione spirituale e morale per formare una mentalità di servizio, perdono e pace nei beneficiari. “Ringrazio Enrico per avermi cercato e contattato per scrivere la mia storia e quella di mio padre che è mancato nel 2020 per il Coronavirus. All’inizio ero un po’ titubante perché non è facile raccontarsi ma alla fine ci ho provato e così ho deciso di scrivere questa paginetta in ricordo di mio padre cercando di lasciare al contempo un ricordo bello e positivo di lui. Non avrei mai immaginato che da questa collaborazione potesse nascere un’iniziativa così bella: donare una somma in ricordo di mio padre" - dice Giulia Micai - E’ un modo per ricordare mio papà facendo del bene agli altri”.

 

L’associazione “Oasi Angeli di Pace Odv”, fondata da don Rito Julio Alvarez, è un’organizzazione di cooperazione internazionale, nata a Sanremo nel 2008 presso la parrocchia S. M. degli Angeli, con lo scopo di promuovere iniziative di educazione e formazione alla pace e all’integrazione fra i popoli, svolgere attività per raccogliere fondi a sostegno dei bambini della Fundacion Oasis de Amor y Paz, sostenere i progetti sul territorio colombiano e coinvolgere volontari per il servizio in Italia e nella missione in Colombia. Con il suo servizio di volontariato si occupa di sensibilizzare ragazzi e giovani italiani, in modo particolare nelle scuole, facendo loro conoscere la tragedia della cocaina, dalla produzione al consumo, in Colombia. Alcuni volontari dell’associazione si recano regolarmente in Colombia per contribuire con il loro lavoro allo sviluppo dell’opera e constatare di persona l’efficacia del progetto. E’ sostenuta dalla fondazione Oasis For Peace con sede nel Principato di Monaco e presieduta da Alessandro Dalmasso e Sylva Cosulich, noti imprenditori con attività internazionali. La fondazione OFP sostiene il progetto partendo dalla piantumazione della pianta del caffè in Colombia, alla coltivazione e raccolta del prodotto fino alla sua commercializzazione. “Nelle scuole in Italia raccontiamo e racconteremo la storia dei bambini che grazie all’aiuto di persone generose e a questi segni possiamo offrire così un’alternativa ai bambini che possono trovare una speranza e una vita nuova” - sottolinea don Rito.

La Fundacion Oasis de Amor y Paz è un’opera di carità presente nel nord est della Colombia, nel comune di Abrego, dipartimento di Norte de Santander, che si propone come obiettivo principale la formazione e l’educazione alla pace. L’azione concreta svolta dalla fondazione è quella di recuperare bambini braccianti sfruttati nelle piantagioni di coca o arruolati nei gruppi armati illegali a servizio dei narcotrafficanti, per dare loro un futuro diverso, un futuro di pace. Il suo servizio iniziò nel gennaio 2007 con l’accoglienza dei primi 10 ragazzi, oggi i beneficiari sono più di 150 tra bambini, ragazzi, giovani e famiglie provenienti dai territori della coca.