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Eventi | 24 dicembre 2022, 07:05

Al via "Omaggio a Guido Strazza", mostra di dipinti in esposizione a Bordighera (Foto e video)

E' aperta al pubblico tutti i giorni fino al 28 dicembre

Al via "Omaggio a Guido Strazza", mostra di dipinti in esposizione a Bordighera (Foto e video)

Nella città delle palme, da giovedì, si può visitare la mostra "Omaggio a Guido Strazza" in esposizione nella sede dell'Unione culturale democratica /Anpi di Bordighera, in via Al Mercato n° 8. L'ingresso è libero.

La mostra di dipinti è aperta al pubblico tutti i giorni, festivi compresi, dalle 17 alle 19. “Le opere si potranno ammirare fino al 28 dicembre perché il 30 inaugureremo un’altra mostra di fotografie di un fotografo di Varese” - spiega Giorgio Loreti, presidente di Ucd e Anpi Bordighera - “Ci ripromettiamo però, con l’anno nuovo, di dedicare ancora una mostra a questo grande pittore vivente“.

“Guido Strazza ha cent'anni ed è una figura straordinaria. E' un’artista molto bravo ma lo è anche come docente, soprattutto di grafica. Siamo contenti di aver potuto fare questa mostra, resa possibile soprattutto grazie ad un’amica di questo artista, che è anch’essa una pittrice, che fortunatamente aveva queste opere e ha accettato di prestarcele per poter fare la mostra” - svela Loreti - “Sotto le feste volevamo contribuire a dare un po’ di rilievo all’artista e ad offrire una manifestazione artistico-culturale alla città di Bordighera. Siamo contenti quando vediamo che il pubblico apprezza e capisce l’importanza delle opere di un grande pittore”.

Guido Strazza, pittore e incisore, è nato a Santa Fiora, in provincia di Grosseto, nel 1922 dove trascorse tutta l'infanzia e la giovinezza. Appassionato di ingegneria si iscrisse all'Università, ma già dall'età di vent'anni, nel 1942, entrò nel circolo dei Futuristi italiani ed espose lo stesso anno in diverse mostre di aeropittura con l'artista e amico Filippo Tommaso Marinetti. Ha conseguito successivamente la laurea in Ingegneria ma nel 1948 decise di lasciare tale professione per dedicarsi interamente alla pittura. Andò in Brasile, in Cile e in Perù, dove lavorò ed espose alla Biennale di San Paolo del 1951 e del 1953. Per diverso tempo rimase a Lima dove, insieme ad altri artisti e architetti, collaborò per la ricostruzione di Callao, gravemente distrutta dal terremoto. Nel 1954 decise di tornare in Italia prima a Milano e poi a Venezia e, da questo momento, iniziò per lui un periodo di grande fermento creativo, coi primi "Racconti segnici su pitture in rotolo", esposti in una personale negli spazi del Museo Ludwig di Colonia, o come i vari "Paesaggi Olandesi”, esposti poi al Stedelijk Museum ad Amsterdam. Nel 1960 vinse un premio all'ottava edizione del Premio Spoleto. Nel 1964 andò a Roma dove iniziò a frequentare l'ambiente dell'Istituto nazionale per la grafica ed ebbe l'occasione di approfondire il mondo dell'incisione, portandolo ad esporre, alcuni anni dopo, in una prestigiosa mostra personale alla Biennale di Venezia del 1968. Nell’ambito dell’interesse per il segno che fin dagli inizi ne ha caratterizzato il lavoro, decisivo è stato l’approfondimento dell’incisione, riferimento esemplare di una ricerca segnica più generale inerente tutta la sua attività di artista. Nella stessa Calcografia ha diretto, anni dopo, tra il 1974 e il 1976, una ricerca di gruppo sul segno di cui questo libro, pubblicato in prima edizione da Scheiwiller, riassume didatticamente l’elaborazione teorica. Ha insegnato incisione anche all’Academia dell’Aquila, alla Wesleyan University e all’Accademia di Roma della quale è stato anche direttore. Presente nelle più importanti rassegne nazionali e internazionali di pittura e di grafica, nel 1988 gli è stato conferito dall’Accademia dei Lincei il Premio A. Feltrinelli per la grafica. 

Elisa Colli

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