“Un centilitro alla volta, dopo lavori per migliaia di euro il sottopasso dell’Argine da poco riaperto mostra le prime lacune dietro le quali l’amministrazione paventa, giustificandosi, lavori ancora non conclusi ‘a causa delle condizioni meteo avverse’. Ci domandiamo quindi perché riaprire prima di terminare i lavori per poi chiudere nuovamente il sottopasso?”
Interviene in questo modo il Partito Democratico, in risposta a quanto espresso dall’Amministrazione sulle code di oggi. “E’ bastata una pioggia – prosegue il PD - peraltro non caratterizzata da alcuna allerta meteo seppur abbondante, per mandare in tilt il traffico cittadino e sottolineare, una volta di più, quanto sarebbe opportuno dare ascolto alle parole di un tecnico come il Comandante della Polizia Locale che in sede di Conferenza dei Servizi inerente il progetto della pista ciclabile aveva avuto modo di sottolineare come a seguito della chiusura del sottopasso di via Trento e dell’istituzione del doppio senso unico sui due argini del Torrente Impero si sarebbero creati problemi viabilistici non indifferenti. A tutto questo dobbiamo aggiungere la situazione di via Ballestra in zona Piani, un’altra zona destinataria di un recente intervento di riqualificazione di 2 milioni di euro, anch’essa sommersa dall’acqua”.
“Insomma pochi centimetri d’acqua – termina il PD - hanno mandato in “apnea” i cittadini imperiesi a causa di lavori non propriamente eccelsi se alla prima difficoltà metereologica mostrano queste problematiche. Un centilitro alla volta”.