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Politica | 21 dicembre 2022, 10:11

Esultano i pensionati italiani che hanno lavorato nel Principato di Monaco: abbassata al 5% la tassazione

La decisione stanotte in Commissione Bilancio. Ora l'iter per trasformarla in Legge dopo il grande impegno di 'Noi Moderati'

Esultano i pensionati italiani che hanno lavorato nel Principato di Monaco: abbassata al 5% la tassazione

I lavoratori frontalieri che hanno un impiego a Montecarlo possono esultare. Questa notte, alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, il Governo ha dato parere favorevole a ridurre la tassazione dei pensionati del Principato di Monaco.

Al Senato il primo a presentare l'emendamento è stato il Senatore Gianni Berrino di Fratelli d'Italia e, anche alla Camera lo stesso partito ha appoggiato il progetto. "E' stato un lavoro di squadra - ha detto il Senatore ponentino - con tutti i partiti del centrodestra uniti per poter arrivare al risultato di oggi".

Dal prossimo anno, al termine di una lotta politica e sindacale che dura da tempo, verrà pagata una aliquota fiscale del 5%. Grande è stato il sacrificio delle associazioni locali, soprattutto il Fai ma anche i parlamentari ponentini che hanno battagliato per ottenere il risultato.

“Un provvedimento in cui abbiamo creduto fin dal principio perché allevia la pressione soprattutto di operai, donne delle pulizie, lavoratori con pensioni al minimo ed equipara il trattamento per i nostri 8mila pensionati transfrontalieri liguri a quello previsto da questa finanziaria per chi ha maturato le pensioni in Svizzera”: lo hanno detto la deputata Ilaria Cavo, che ha firmato e seguito l'iter parlamentare dell'emendamento e l'assessore Marco Scajola che lo ha stimolato. "Una soluzione di equità - proseguono - per nulla scontata senza il caparbio intervento degli esponenti di Noi Moderati. E i retroscena del lavoro fatto lo confermano".

"Questa notte, poco dopo le 5 del mattino questo emendamento è passato in quanto è stato condiviso e firmato da tutti i relatori di maggioranza - precisa Ilaria Cavo -. Una convergenza importante sul merito di questa misura che però, per quanto riguarda la sua sostenibilità economica, ha potuto contare esclusivamente sulle risorse messe a disposizione dal gruppo di Noi Moderati (6 milioni di euro nel 2024 e 3 nel 2025). La scelta del nostro gruppo di venire incontro alle esigenze del nostro territorio ha permesso di dare sostanza a questa istanza".

“Non possiamo che ringraziare i nostri parlamentari di Noi Moderati – intervengono Giovanni Toti e Marco Scajola - e in particolare Ilaria Cavo, che si sono battuti per questa norma e che hanno voluto concentrare le risorse e gli sforzi dei loro emendamenti su questo provvedimento. Per il nostro territorio quella dei frontalieri è una realtà molto importante e non potevamo non dare risposta alle loro giuste richieste. In questo provvedimento è riassunto il nostro impegno sempre garantito in campagna elettorale e confermato nei fatti: con i nostri esponenti che dal territorio al Parlamento sono in stretto contatto per portare e risolvere i problemi e le esigenze dei nostri concittadini”.

Il lavoro del gruppo di Noi Moderati e della Lista Tori è stato evidenziato proprio dai rappresentanti dei lavoratori transfrontalieri (la misura riguarderà nell'immediato circa 8 persone in quiescenza pensionistica e nel medio periodo altre 4500 che andranno in pensione). Al presidente Toti sono subito arrivati i ringraziamenti di Roberto Parodi, segretario della federazione dei lavoratori del Fai: “Abbiamo fatto la storia e non ho parole come ringraziarti. Sono certo di rappresentare gli 8.000 pensionati frontalieri e anche i 4.600 lavoratori del principato di Monaco che vedranno il loro futuro migliore. L’onorevole Ilaria Cavo e l’assessore regionale Marco Scajola sono stati grandissimi, ci hanno fatto un bellissimo regalo”.

Anche l’ex Deputato ventimigliese, Flavio Di Muro, ha esultato per la decisione di stanotte: “Abbiamo vinto una battaglia storia e sono felice ed emozionato per comunicarla in questo periodo. E’ sicuramente il miglior regalo di Natale per i lavoratori frontalieri, che avevano bisogno di una soluzione così”.

Carlo Alessi

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