Attualità - 21 dicembre 2022, 10:46

Artigianato: il caro vita non batte il Natale, Grasso “Dalla qualità all’originalità: ci sono molti motivi per comprare artigiano”

Confartigianato invita a fare i regali nelle nostre botteghe, anche per aiutare l’economia e il welfare regionale

Il caro bollette, insieme a tutti i problemi inerenti alla pandemia e alla guerra, non ha spento il desiderio di festeggiare il Natale. Quest’anno, secondo le previsioni dell’ufficio studi di Confartigianato, in Liguria per imbandire le tavole e per i regali natalizi si spenderanno 655 milioni di euro, pari al 2,9% della spesa in Italia, di cui 436 milioni in prodotti alimentari e bevande e 219 milioni in altri prodotti e servizi tipici del Natale. 

Andando nel dettaglio dei numeri, con 359 milioni di spesa prevista, la provincia di Genova è tra le prime venti d’Italia dove l’importo supererà i 300 milioni. Qui verrà speso l’1,6% del consumo natalizio complessivo del Paese, che è pari a 22.733 milioni di euro.

Incrociando i dati dell’Istat, Eurostat e l’Osservatorio MPI di Confartigianato, questi 359 milioni verranno spesi per quasi due terzi in prodotti alimentari e bevande, il restante in altri articoli tipici del periodo natalizio. Più precisamente 239 milioni per imbandire le tavole tra specialità e prelibatezze, oltre le immancabili bevande, mentre 120 verranno impiegati in regali di altro genere. Nel resto della Liguria, spicca Savona dove si spenderanno 117 milioni, seguita dalle province di Imperia e della Spezia con un totale di  89 milioni ciascuna. 

Sulla base degli ultimi dati, risulta evidente l’importanza delle festività natalizie per gli artigiani: in questo periodo, sebbene l’inflazione non accenni a fermarsi, le vendite al dettaglio godono di un notevole incremento grazie agli acquisti legati al Natale. Anche perché i consumatori scelgono con più attenzione e prediligono prodotti del territorio che garantiscono qualità e maggior pregio. 

"C'è ben più di un motivo per regalare un prodotto o un servizio artigiano – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Materie prime di alta qualità, una lavorazione attenta e precisa. Ma anche l’originalità e creatività dietro alla produzione del prodotto, l’assistenza quasi sartoriale e l’ampia personalizzazione che il cliente può richiedere. Anche per questo Natale, dunque, l'invito è quello di scegliere un regalo artigiano nelle nostre botteghe, contribuendo a valorizzare tutte quelle piccole produzioni che muovono l'economia e il welfare della regione".

In Liguria, l’intera filiera dell’artigianato dedicata al periodo natalizio - dalla pasticceria alle bevande, fino ai giocattoli e i nostri caratteristici prodotti sartoriali - consta di  7747 imprese (ovvero il 25,3% del totale), che danno lavoro a 22.108 addetti (il 31,3% del totale dell’artigianato). Una buona percentuale dell'offerta natalizia si concentra nei settori dell’artigianato alimentare: nella nostra regione sono 2502 le realtà attive in questo campo e vi lavorano oltre 10 mila persone. 

In chiave provinciale, sono 1.261 le imprese artigiane situate nel genovesato. Per un totale di 5.418 addetti, nella provincia genovese si contano 628 aziende artigiane che operano nel settore della ristorazione e altrettante in quello della produzione di beni alimentari. Seconda per numero di addetti Savona, con circa 2.100 lavoratori per un totale di 581 microimprese attive. Seguono La Spezia, dove le imprese sono 355 con 1.421 addetti nel settore, e Imperia con 305 microimprese all’attivo e con un personale di oltre 1.200 elementi.