La giornata di ieri segna una pagina nera nella storia recente della città, un colpo basso tanto inaspettato quanto doloroso per un’amministrazione che da cinque anni lavora con determinazione al progetto per il nuovo waterfront. Con l’annullamento della dichiarazione di pubblica utilità il Tar di Genova ha di fatto bloccato l’intero iter per il restyling di porto vecchio, progetto da oltre 60 milioni di euro che avrebbe potuto cambiare la città partendo proprio dal suo approdo storico.
A palazzo Bellevue non si fa mistero del duro colpo arrivato poco meno di 24 ore fa, serpeggiano dispiacere e stupore, ma la macchina pubblica non si ferma e già questa mattina il sindaco Alberto Biancheri ha radunato attorno al tavolo l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Donzella e il segretario generale Monica Di Marco per un collegamento con l’avocato genovese Riccardo Mauli, consulente di riferimento per il progetto del porto. È ancora difficile formulare ipotesi o strategie prima di leggere le motivazioni della sentenza che, probabilmente, arriveranno nei primi giorni del 2023. Tanto cambierà a seconda della tipologia di vizio riscontrato dal Tar, se sarà o meno alla base del progetto o se riguarderà aspetti ancora potenzialmente mutabili.
Intanto, per il momento, il Comune ragiona sui possibili scenari per non farsi cogliere impreparato nel momento in cui saranno pubbliche le motivazioni dell’annullamento e altre riunioni sono in programma già in settimana, prima di Natale.