Attualità - 20 dicembre 2022, 19:14

Imperia: comandante accusato di non far entrare in carcere un sindacalista Sappe, la risposta dell'Uspp

"Ci auguriamo che presto possano invece giungere almeno delle scuse di malinteso al Comandante, Sostituto Commissario”.

La Segreteria Regionale del sindacato Uspp risponde al Sappe, in relazione all’operato del Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria di Imperia, che era stato accusato di non aver fatto entrare un rappresentante dello stesso Sappe.

“In materia di sicurezza degli istituti penitenziari – evidenzia l’Uspp - gli accessi in genere, considerata l’importanza, sono costantemente monitorati e decisi dall’autorità dirigente, ossia il Direttore del carcere e nello specifico gli accessi in istituto da parte dei rappresentanti delle sigle sindacali e le relative visite sui luoghi di lavoro  sono ben disciplinate normativamente. Vista la delicata materia e in mancanza di un’autorizzazione da parte dell’autorità dirigente ad accedere all’interno dell’istituto, soprattutto nelle aree vigilate per motivi di sicurezza e nelle aree detentive, il Comandante preso di mira dal Sappe, ha agito conformemente alla norma. Anzi, contrariamente a quanto sottolineato, ha agevolato la richiesta del segretario regionale Sappe a portare a termine un’attività, sì prevista, ma che da indicazioni precise dello stesso Comandante, poteva trovare sviluppo tranquillamente nell’area ristoro, sicuramente più adatta al contesto, e non nell’ufficio matricola (area sicurezza)”.

“Viene da chiedersi se i delegati sindacali che dovevano ricevere da parte del segretario regionale ‘le strenne natalizie da consegnare successivamente agli iscritti’ fossero impegnati in attività lavorativa oppure liberi dal servizio. A tal proposito, duole rammentare che lo svolgimento di attività sindacale durante l’orario di lavoro è un comportamento appositamente vietato dalla Legge. Va un sentito plauso al Comandante e a tutti quei dipendenti che osservano prudentemente le norme in genere e le indicazioni dipartimentali in materia di accesso presso tutti gli istituti penitenziari. Contrariamente, appare strano come lo stesso segretario regionale ‘vittima’, essendo stato lui stesso un poliziotto in servizio ad Imperia fino a poco tempo fa, non ricordi come o quali fossero le regole, molto delicate, per gli accessi all’interno del penitenziario. Le carceri non sono mica alberghi!”

“Sulla questione o meglio sul caso creato ad hoc, non possiamo che stropicciarci gli occhi perché sarebbe grave, a nostro avviso, se il neo segretario regionale Sappe disconoscesse l’argomento e di impulso abbia reagito goffamente. Ad ogni modo, per quanto appreso dai media, pochi mesi or sono, proprio presso la struttura di Imperia, con altro Comandante, un ispettore capo del Corpo, abbiamo assistito ad ingressi a dir poco anomali con tanto di servizio fotografico dinanzi ai cancelli del penitenziario, il tutto durante la recente campagna elettorale per le politiche. Ci dispiace trattare situazioni davvero di poco conto, visto i molteplici problemi della Polizia Penitenziaria di Imperia, cronicamente sotto organico, oltretutto senza un direttore titolare fisso in sede e un Comandante appartenente alla carriera dei Funzionari, ma è anche vero che chi fa il proprio dovere in punta di osservanza e scrupolo normativo debba essere apprezzato e non accusato o peggio deriso pubblicamente”.

“Al momento è lecito domandarsi se la questione di ‘clamore mediatico’ – termina l’Uspp - forse non sia che un mero tentativo di tranello? Potrebbe trattarsi, quindi, di un’antica rivalsa del poliziotto, neo segretario regionale, il quale non ha saputo cogliere la buona e responsabile gestione del Comandante pro tempore, accusandolo ingiustamente? Oppure, più semplicemente, potrebbe trattarsi di un’evidente disconoscenza dell’argomento ‘ingressi ed accessi in istituto penitenziario’ da parte del sindacalista? Ci auguriamo che presto possano invece giungere almeno delle scuse di malinteso al Comandante, Sostituto Commissario”.