E così anche la politica matuziana cade nella trappola delle riunioni online, dei microfoni che rimangono aperti, di quel non detto che, però, per colpa di una banale dimenticanza, diventa detto. E, soprattutto, si sente benissimo.
Forse qualcuno ricorderà quando Nicola Savino lanciò l’ormai mitica imitazione di Giampiero Galeazzi nella quale il ‘bisteccone’ chiudeva le telefonate con un “ma vaff…” rubato ma non troppo. Ecco, a Sanremo in quarta commissione consiliare è successo veramente. Il tutto in diretta su YouTube.
Accade così che i toni in riunione si alzino, come è normale e anche giusto che sia quando si affrontano i pesi massimi. All’angolo destro di un ring chiamato ‘quarta commissione su Zoom’ il consigliere Andrea Artioli, maestro della parola, dotato di eloquio adamantino, inimitabile affabulatore tra citazioni elevate e una sempre precisa preparazione tecnica e politica; all’angolo sinistro del ring l’assessore Massimo Rossano, forte dei suoi numeri, delle sue posizioni sempre sostenute dai fatti, di una esperienza amministrativa e professionale invidiabile. Inevitabile, quindi, che lo scontro ci sia e che sia ad alti livelli.
Poi tutto ritorna alla normalità e si va verso i saluti. È a questo punto che la trappola è servita. Forse per via della tensione accumulata, forse in una sorta di contrappasso freudiano, il consigliere Andrea Artioli si congeda dalla riunione virtuale prima confondendosi nel dire “lascio l’incarico” al posto di “lascio la seduta” e poi, dopo i saluti di rito, un inequivocabile “…e andate affanc**o” a microfono ancora aperto.
Il video non lascia spazio all’immaginazione, come non lo fa l’espressione del presidente Giorgio Trucco e il silenzio generale che la accompagna.