La demolizione del cosiddetto ‘Ecomostro’ di Portosole potrebbe iniziare poco dopo l’inizio del 2023. Ma perché non è già iniziata? La risposta ci arriva direttamente dal fondo ‘Reuben Italia’, proprietaria di Portosole Srl dove il tanto discusso manufatto insiste, all’ingresso dell’approdo.
“I fatti – ci ha detto il fondo - sono emersi nell’ultima Conferenza dei Servizi, quando è venuta anche alla luce la richiesta del Comune di demolirlo. Ma noi non possiamo perché autorizzabile solo con l’autorizzazione del Demanio regionale, perché quello è un bene dello stato e noi non possiamo altrimenti demolirlo”.
La Regione, infatti, nell’ultima Conferenza dei Servizi, era stata esplicita: “Non si può demolire nulla fino a quando non chiudiamo questa conferenza e fino a quando non c’è l’ok del Demanio perché il cosiddetto ‘Ecomostro’ è di fatto un bene dello Stato e non della Portosole Srl. Noi abbiamo più volte evidenziato la volontà di demolirlo, anzi saremmo già pronti, ma non possiamo farlo fino a quando non ci viene data l’autorizzazione”.
Entro la fine dell’anno potrebbe essere convocata una nuova riunione della Conferenza dei Servizi e Portosole vuole partire con i lavori: “Se tutto si chiuderà tra dicembre e gennaio – prosegue il gruppo ‘Reuben’ – tra febbraio e marzo avvieremo i lavori di demolizione. Nell’ambito della convenzione urbanistica siamo anche pronti ad anticiparla rispetto alle tempistiche ordinarie dei permessi di costruire. Abbiamo cercato di comportarci al massimo della trasparenza con il Comune e, anche se abbiamo avuto inizialmente qualche problema, negli ultimi 9 mesi tutto è stato chiarito e siamo pronti a uscirne”.
Quindi, se tutto andrà nel migliore dei modi e a marzo si partirà con la demolizione, quale potrà essere la ‘road map’ dei lavori? “Abbiamo anche la ditta pronta per la demolizione e pensiamo di poter fare il tutto in 90 giorni, anche se le previsioni erano di 180. Noi vorremmo assolutamente evitare di lavorare nei mesi estivi, perché potrebbe essere un disastro”. I mezzi che porteranno via i materiali di risulta, tra l’altro, passeranno da via Fiume come richiesto dal Comune.
Come sarà l’albergo futuro di Portosole? “Sarà una struttura di 70 camere, con servizi comuni e la possibilità di creare qualche piccolo spazio commerciale. Il nostro gruppo, per prassi, farà gestire l’albergo ma rimane da capire con chi verrà fatto il contratto. Ovviamente la costruzione sarà nostra ma la struttura potrà essere customizzata secondo il futuro gestore”. Per la sua costruzione ovviamente ci vorra qualche anno.
E il Palafestival? Su questo il gruppo ‘Reuben’ non risponde ma le classiche voci di corridoio portano alla possibilità che il tanto sognato palazzo per ospitare la rassegna canora matuziana possa trovare spazio dove oggi c’è l’ecomostro. In città i luoghi dove poterlo costruire non sono molti: piazza Colombo, la vecchia Stazione o Portosole. Altri, a meno di eventuali demolizioni, non ce ne sono.