I suoi video erano particolarmente apprezzati nella rete internet, con addirittura oltre 168 milioni di visualizzazioni, nei cinque canali gestiti coi quali nel tempo aveva raccolto un seguito di oltre 400mila iscritti grazie a oltre 47mila video pubblicati. Insomma, un'attività che nel tempo era diventata davvero redditizia.
Eppure, essendo insegnante e quindi dipendente pubblico, non è risultato in possesso della necessaria autorizzazione dell’Ente di appartenenza, necessaria per lo svolgimento di attività extra professionale ai sensi del Decreto Legislativo nr. 165/2001, ed è quindi finito nei guai.
Protagonista della vicenda un insegnante savonese, Massimo Taramasco, assunto a tempo pieno in un Istituto Statale, finito nel mirino della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Savona nell’ambito di un servizio in materia di tutela della spesa pubblica e di accertamento di danno erariale proprio per gli importanti numeri che aveva raggiunto su YouTube.
Nello specifico, i militari del Gruppo di Savona hanno constatato che l’insegnante avrebbe percepito compensi indebiti pari a oltre 360.000 euro, con un danno erariale di 160 mila euro, derivanti dalla remunerazione per i servizi resi sulla piattaforma di web hosting, anche attraverso l’interposizione di una società creata ad hoc e di fatto amministrata dal dipendente pubblico.
Cinque i canali da lui gestiti nei quali insegnava “ingegneria dell’amore”, dispensando consigli su come comportarsi nelle relazioni sentimentali. Tra i video di maggior successo, vi erano quelli che specificavano i segnali da cogliere per capire se una persona era interessata a qualcuno, oppure se era imminente la fine di una relazione.
Nella sua abitazione sono state rinvenute apparecchiature tecnologiche per la registrazione dei video sui propri canali, la cui pubblicazione avveniva con una programmazione preimpostata in automatico per i successivi mesi.
Gli accertamenti svolti hanno consentito di confermare lo status giuridico di dipendente pubblico dell’insegnante, la documentazione attestante i pagamenti ricevuti per l’attività di youtuber senza le necessarie autorizzazioni dal Ministero per lo svolgimento di attività extra professionale. Per gli aspetti di natura fiscale, verrà svolta idonea attività di natura amministrativa, allo scopo di recuperare a tassazione materia imponibile celata al Fisco.
All’esito delle attività ispettive, i Finanzieri hanno proceduto ad inoltrare rapporto-denuncia alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti della Liguria, segnalando i compensi derivanti dal doppio lavoro svolto per attività online.
L’attività, che ha tratto spunto anche da un servizio giornalistico delle 'Iene' si inquadra nell’ambito di un più ampio piano di interventi realizzato dalla Guardia di Finanza di Savona per l’accertamento di danni erariali.
"L’operazione di servizio, non limitata all’accertamento del danno erariale ma finalizzata anche al recupero delle somme a beneficio dell’Amministrazione pubblica danneggiata, costituisce ancora una volta chiara testimonianza del costante impegno profuso dal Corpo a salvaguardia del bilancio dello Stato" affermano dal Comando savonese delle Fiamme Gialle.