Attualità - 28 novembre 2022, 12:31

Sanremo: ricorso dei 'Baretti' per il restyling del porto vecchio, il Tar di Genova dà ragione al Comune

I titolari delle attività commerciali, infatti, avevano lamentato nel ricorso al tribunale amministrativo, l’inerzia dell’Amministrazione che, secondo loro, avrebbe dovuto invitare il promotore ad accogliere le loro richieste di modifica della bozza di convenzione e avrebbe dovuto dichiarare la proposta d’intervento non approvata o decaduta.

Il Tar di Genova ha dato ragione al Comune di Sanremo, nel contenzioso avanzato dai titolari di bar e ristoranti di corso Nazario Sauro, i cosiddetti ‘Baretti’ del porto vecchio matuziano, in relazione al progetto di restyling dell’approdo.

I titolari delle attività commerciali, infatti, avevano lamentato nel ricorso al tribunale amministrativo, l’inerzia dell’Amministrazione che, secondo loro, avrebbe dovuto invitare il promotore ad accogliere le loro richieste di modifica della bozza di convenzione e avrebbe dovuto dichiarare la proposta d’intervento non approvata o decaduta.

Nel febbraio 2020 i titolari avevano presentato alcune osservazioni relative alla bozza di convenzione da stipularsi con il futuro concessionario chiedendo:
- l’esclusione della possibilità di gestione diretta delle aree (che avrebbe reso ineffettivo il diritto di preferenza riconosciuto ai titolari delle attività commerciali preesistenti);
- l’espunzione dell’ipotesi possibilità di offrire ai titolari preesistenti un affitto di azienda;
- la previsione di una durata almeno ventennale per i contratti di locazione con i titolari delle attività preesistenti che avessero voluto esercitare il diritto di preferenza;
- l’allineamento dei canoni di locazione dei nuovi locali a quelli in essere;
- l’estensione a 180 giorni del termine per l’esercizio del diritto di preferenza (in origine fissato in 30 giorni);
- il riconoscimento del diritto dei conduttori di cedere e sub-cedere i diritti previsti dalla convenzione;
- il rilascio di un titolo per la cessione in uso degli immobili in cui vengono attualmente esercitate le attività commerciali fino alla data di riconsegna dei locali attuali;
- la predisposizione di una nuova sede per i titolari delle attività commerciali in essere;
- l’esclusione dell’addebito dei servizi generali ai futuri locatari degli esercizi commerciali;
- la specificazione degli obblighi del concessionario, dei tempi di sospensione delle attuali attività commerciali e delle fasi di realizzazione del progetto.

Nei due anni dalla presentazione del ricorso, il Comune ha anche avviato il procedimento per il rinnovo della concessione delle aree pubbliche per l’esercizio delle attività commerciali, proponendo altresì un accordo transattivo volto a conciliare l’interesse pubblico alla riqualificazione del porto con il riconoscimento agli attuali concessionari di un diritto di preferenza. Il Comune ha chiesto di eliminare dal testo il riferimento alla ‘gestione diretta’, di prevedere per la locazione una durata idonea a consentire l’ammortamento degli investimenti dei conduttori, di adeguare il canone di locazione ai valori praticati dal Comune per attività similare, di definire un termine congruo per l’esercizio del diritto di opzione a favore degli attuali titolari di attività commerciali.

I ‘Baretti’, nella diffida, hanno intimato al Comune di invitare la società proponente a recepire le richieste di modifica e, nel caso, anche di non approvare la proposta di ‘project financing’. Non avendo ottenuto risposta si sono rivolti al Tar ma l’Amministrazione si è costituita in giudizio resistendo al ricorso.

Dopo una serie di ‘batti e ribatti’ tra le due parti, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria (Sezione Prima), ha respinto il ricorso, ordinando che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Secondo il Tar il ricorso è infondato in quanto non sussiste la denunciata ‘inerzia’ del Comune di Sanremo.